Zannini (Sinistra italiana): "Trento non adotti il taser per la polizia municipale"
L'ex consigliere comunale interviene nel dibattito innescatosi dopo la tragedia di Pilcante, dove una settimana fa un uomo è stato ucciso dal colpo di pistola sparato dal carabiniere che stava aggredendo
LA TRAGEDIA L'autopsia su Matteo Tenni: il colpo è entrato dal ginocchio ma ha reciso l'arteria femorale
TRENTO. Niente adozione del taser (lo storditore elettrico) per la polizia municipale di Trento: lo chiede Jacopo Zannini di Sinistra italiana, consigliere comunale nella scorsa legislatura.
"Nei giorni scorsi - scrive Zannini - prendendo spunto dalla terribile e pesante vicenda accaduta a Pilcante di Ala, la Lega e Fratelli d'Italia, seguendo una loro visione securitaria poco attenta alle fragilità, hanno rilanciato la richiesta di fornire ai vigili urbani di Trento il taser.
La risposta del sindaco Ianeselli è stata che si confronterà con i vigili urbani.
Spero vivamente che alla fine si scelga di non optare per uno strumento pericoloso e a mio avviso non adatto al servizio della Polizia locale. Spero che il Sindaco non segua l'agenda politica dalla destra.
Il taser è uno strumento estremamente pericoloso, che nella pratica viene utilizzato al posto del manganello e che, come dichiarato dalle stesse che lo producono, ha un rischio di aziende mortalità pari allo 0,25%.
Ciò significa che se il taser venisse usato su 400 persone una di queste potrebbe avere conseguenze pesanti.
Numerosi organismi internazionali che si occupano di diritti umani e di prevenzione della tortura hanno denunciato la pericolosità di questo strumento e anche il rischio che se ne abusi. Una città civile e rispettosa deve farne a meno".