Riaperture all'esterno, i ristoranti di montagna protestano: troppo freddo, per noi è impossibile - FOTO E VIDEO
In piazza Dante manifesta una delegazione degli operatori delle valli di Fiemme e Fassa. L'incontro con l'assessore al turismo Failoni per chiedere una deroga e la possibilità, in quota, di offrire il servizio all'interno
VIDEO La protesta in piazza Dante: «Anche noi dobbiamo mangiare»
TRENTO. Riaperture di bar e ristoranti all'aperto: per molti, nelle città di fondovalle sicuramente un'opportunità.
Ma per i locali delle vallate in quota, dove in questi giorni fra l'altro fa molto freddo, non cambia nulla. Inoltre, un altro fronte critico riguarda chi lo spazio esterno proprio non ha.
Dopo vari messaggi inviati dai commercianti di varie località di montagna, questa mattina alcuni di loro sono scesi nel capoluogo.
Si tratta di una delegazione arrivata dalle valli dolomitiche di Fiemme e Fassa in rappresentanza di ristoratori e baristi del territorio.
La delegazione (nelle foto), composta da 30-40 persone, ha manifestato davanti al palazzo della Provincia poco dopo le 12 di oggi, per chiedere una revisione delle regole, a beneficio anche di chi opera nei luoghi di montagna dove in aprile, ma largamente anche in maggio, pensare di servire i pasti all'aperto è piuttosto improbabile.
La soluzione? Una delle idee da valutare sarebbe una deroga per i locali che si trovano sopra una certa quota, ai quali si potrebbe consentire di anticipare la riapertura del servizio anche all'interno, ovviamente seguendo il rigido protocollo su distanziamento, igiene, limiti di clienti al tavolo e uso delle mascherine quando non si sta mangiando.
La delegazione, in piazza Dante, poco fa ha incontrato l'assessore al turismo, Roberto Failoni, al quale ha illustrato la problematica.
La fotogallery a cura di Nicola Marchesoni