Trento città della libertà di stampa. Il sindaco: “La qualità della democrazia si misura anche da questo"
Alla vigilia della Giornata internazionale sulla libertà di stampa, la città di Trento ha ospitato oggi, due maggio, una manifestazione nazionale per ricordare l'importanza della libertà dell'informazione e dell'articolo 21 della Costituzione
TRENTO. Alla vigilia della Giornata internazionale sulla libertà di stampa, la città di Trento ha ospitato oggi, due maggio, una manifestazione nazionale per ricordare l'importanza della libertà dell'informazione e dell'articolo 21 della Costituzione.
L'evento, dedicato ai dodici giornalisti bielorussi incarcerati per aver raccontato le proteste contro il presidente Aljaksandr Lukasenka, è stato organizzato dal Comune di Trento, dalla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, Sindacato giornalisti del Veneto, Articolo 21 del Trentino Alto Adige e Associazione dei bielorussi in Italia "Supolka".
"Oggi testimoniamo la necessità di esserci: faccio appello anche ai cittadini di Trento affinché non dimentichino quello che succede nel mondo. Siamo qui oggi anche per testimoniare. Fare buona informazione significa rafforzare la democrazia, e la qualità di una democrazia si misura anche dal livello di libertà dei giornalisti, che hanno il dovere di fare le domande scomode al potere", ha detto il sindaco Franco Ianeselli, parlando di "Trento città dell'inclusione e dei diritti umani".
La giornata è iniziata con un flashmob in via Belenzani, dove sono state esposte le foto dei dodici giornalisti bielorussi arrestati. Di seguito sono intervenuti il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, Ekaterina Ziuziuk, presidente dell'Associazione bielorussi in Italia e di Articolo 21 Trentino Alto Adige, il freelance italiano Claudio Locatelli, arrestato a Minsk, la giornalista italo-siriana Asmae Dachan, Paola Rosà di Obct e Ubaldo Cordellini, giornalista in cassa integrazione del Trentino.