Lavori al viadotto dei Crozi, il «sistema» delle deviazioni funziona
All’ora di punta fino a 2.200 veicoli da Trento verso Pergine, la Provincia pensa a sistemi per incentivare il passaggio sulla vecchia strada (solo 1 su 4 sceglie quella alternativa)
TRENTO. A venti giorni dall'avvio del cantiere stradale sul viadotto dei Crozi, lungo la statale della Valsugana, la Provincia di Trento sottolinea che non si evidenziano elementi negativi nella valutazione riguardo alla viabilità provvisoria.
I dati sulla distribuzione del traffico evidenziano un maggior utilizzo del viadotto rispetto all'ex statale 47. I dati aggiornati sulla distribuzione dei flussi riferiti all'intervallo, tra lunedì 10 a giovedì 13 maggio, indicano un passaggio nell'intera area di cantiere nella fascia di punta, dalle 17 alle 18, di 2.200 veicoli l'ora. Numero che scende a 1.977 veicoli l'ora nella fascia precedente, dalle 16 alle 17, e a 1.981 in quella successiva, dalle 18 alle 19.
Sempre nella fascia di punta i flussi sono così distribuiti: 1.449 veicoli l'ora sul viadotto, 751 lungo la ex SS47. Il rapporto tra le due strade - aggiunge la Provincia - risulta di 1 a 3 nella fascia di punta serale, mentre varia da 1 a 5 a 1 a 4 nella fascia del primo pomeriggio.
È possibile quindi - aggiunge la nota - che nell'ambito del cantiere promosso dal Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia autonoma di Trento vengano prese in considerazione eventuali soluzioni per incentivare l'utilizzo della vecchia ss. 47, così da fluidificare ancora di più i flussi e prevenendo ulteriormente eventuali disagi.