Al ristorante senza smartphone: l’idea degli studenti del Vittoria è realtà
Il progetto “Mobile phone box” per accendere la famiglia e spegnere il cellulare: due locali hanno già aderito
IL VIDEO Ecco il progetto degli studenti spiegato nel dettaglio
TRENTO. E se almeno al ristorante facessimo a meno dell’amato-odiato smartphone? E se ci fosse una vera e propria scatola in legno in cui mettere i cellulari mentre si mangia? Ladies and gentleman, ecco a voi il progetto realizzato dagli studenti del Liceo artistico Vittoria di Trento, la “mobile phone box”.
Promossa dall’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili, la “mobile phone box” è stata pensata per alimentare le relazioni, il dialogo e la sana convivialità in famiglia quando si riunisce al ristorante o, in genere, nei locali pubblici.
Lo slogan del prototipo è infatti “accendiamo la famiglia e spegniamo il cellulare” e consiste in una scatoletta di design dove riporre i propri cellulari prima di iniziare il pasto. Partner dell’iniziativa è stato il Liceo artistico Vittoria di Trento che, tramite un progetto di alternanza scuola-lavoro, ha coinvolto le classi quarte e quinte dei corsi di studio “Design industria” e “Design dell’arredo e del legno”.
Gli studenti hanno realizzato 24 modelli in legno che a breve verranno implementati e introdotti nei ristoranti trentini che vorranno aderire al progetto. Sono già due i ristoranti, certificati “Family in Trentino”, che hanno detto “sì” al progetto e che introdurranno sulle loro tavole le “mobile phone box” e sono Il Giardino delle spezie di Padergnone e "Il Barba" di Villa Lagarina.
“Si tratta – sottolinea l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti – di un riuscito esempio di collaborazione tra mondo della scuola, politiche per la famiglia e mondo imprenditoriale. Si è individuato un bisogno vero, si sono valorizzate componenti diverse della comunità e si è trovata una risposta praticabile che è frutto di conoscenze e talenti e si traduce in un prodotto utile che ci ricorda che esiste un modo più diretto di metterci in relazione”.
“Rinunciare alla costante connessione cui la tecnologia ci ha abituato – aggiunge l’assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana – è un tema di grande attualità e che ha risvolti estremamente importanti nei confronti della sfera della salute e in quella delle relazioni sociali. Questo progetto coglie quindi nel segno e ci ricorda quanto sia necessario, soprattutto per i più giovani, coltivare rapporti non mediati”.
“Il progetto è stato presentato nell’ultima edizione del Safer Internet Month 2021 – ricorda Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili, e aggiunge “siamo convinti che la “mobile phone box” aiuta lo scambio relazionale dei familiari riuniti al ristorante senza la distrazione dei cellulari e, al contempo, abbiamo dato una bella opportunità agli studenti del Vittoria di cimentarsi su un progetto dall’indiscutibile valore sociale e con insito in sé un valore aggiunto e cioè quello di stimolare i rapporti sociali e le relazioni “in famiglia”, che sono sempre più minati dall’uso costante e continuo dei cellulari nell’arco della giornata”.
Due ristoranti hanno già dato disponibilità ad introdurre le “mobile phone box”: hanno entrambi la certificazione “Family in Trentino” e ciò significa che hanno già una vocazione a introdurre interventi di benessere familiare all’interno delle loro strutture. Alessandro Lever, titolare del ristorante "Giardino delle spezie" di Padergnone: “Il momento dello stare a tavola deve specchiare un momento conviviale, dello stare assieme. Vediamo quotidianamente le famiglie, ognuna piegata sul proprio cellulare e non va bene. Noi sposeremo in toto questo tipo di accessorio e lo proporremo molto volentieri al tavolo dei nostri clienti.”
Alessandro Pontara, titolare del ristorante "Il Barba" di Villa Lagarina: “Ringrazio l’Agenzia che ci ha proposto la mobile phone box. All’inizio avevamo introdotto un vassoio sul tavolo dove invitavamo i clienti a depositare i loro cellulari. La cosa bella è stata che alla seconda volta che sono venuti da noi, hanno ripetuto l’azione senza neppure averglielo chiesto.”
“Questa è stata un’esperienza di alternanza scuola-lavoro per affrontare con i giovani l’uso consapevole delle nuove tecnologie, ha aggiunto Daniela Simoncelli, Dirigente scolastica del Liceo artistico “A. Vittoria” di Trento. “Gli studenti, oltre che sviluppare e potenziare specifiche competenze progettuali mettendosi alla prova in una commessa reale, secondo lo spirito che caratterizza i percorsi del Liceo delle Arti, hanno potuto riflettere e confrontarsi sulle tematiche del Safer Internet Month, l’evento annuale internazionale che vuole sensibilizzare i giovani sui pericoli che corrono nel web e sugli effetti negativi che i social media, se usati scorrettamente, possono avere su sè stessi e sugli altri”.
Gli studenti della classe 4E hanno così commentato l’esperienza: “Il progetto Mobile Box, iniziato nel novembre 2019, è stato il primo percorso che ci ha messo in contatto con una committenza esterna e che ci ha fornito l’opportunità di apprendere concretamente come ci si relaziona con il mondo del lavoro. Personalmente possiamo dire di aver appreso molto da questa esperienza, sperimentando tutte le fasi della progettazione, partendo dall’idea iniziale fino alla realizzazione del prototipo.”
E ancora un altro studente ha detto: “Quando mi è stato chiesto di realizzare questo progetto ero abbastanza perplesso, perché rappresentava un’idea del tutto nuova. La sfida iniziale è stata quella di capire le richieste del committente e trovare una forma originale che potesse rispettare le funzioni dell’oggetto. Quest’esperienza mi ha permesso di riflettere sull’importanza di trovare momenti di dialogo e scambio tra le persone, soprattutto quando si è a tavola. Ho trovato interessante la proposta di lasciare il proprio telefono cellulare all’interno di una mobile box per non avere la tentazione di usarlo quando si consumano i pasti con gli amici o i propri familiari.”