Caduto con la mountain-bike a Pera, è morto dopo quattro giorni di coma il sedicenne lombardo
L’incidente sulla pista ciclabile della Val di Fassa: il ragazzo era in gita scolastica con i compagni, ed aveva battuto la testa: dopo i soccorsi con l’elicottero, un delicato intervento chirurgico al Santa Chiara, ma non ce l’ha fatta
VAL DI FASSA. E’ morto a quattro giorni dal grave incidente, il ragazzo milanese di 16 anni che il 4 giugno scorso era caduto in mountain-bike in Val di Fassa.
Il sinistro si era verificato a Pera, dove il sedicenne lombardo si trovava con i compagni di scuola per un viaggio di istruzione all’insegna dell’attività sportiva. Erano arrivati a Canazei il 2 giugno scorso per rimanere in Trentino fino al martedì successivo.
Attorno alle 11.30 il gruppo di ragazzi si trovava lungo la ciclabile nei pressi del parco di Pera, quando il sedicenne aveva perso il controllo della sua mountain bike. Forse un sasso, un ostacolo non visto, forse semplicemente un istante di disattenzione.
La caduta era stata violentissima, così come l’urto a terra con il capo. Il sedicenne aveva perso subito i sensi.
Gli insegnanti e accompagnatori avevano composto il 112 permettendo così l’arrivo degli operatori della Croce rossa e del 118, mentre da Trento era già stato fatto alzare in volo l’elicottero dei vigili del fuoco permanenti di Trento.
Il velivolo di soccorso era atterrato in piazzola a Vigo, assistito dai vigili del fuoco volontari del corpo fassano.
Dopo aver ricevuto le prime cure il sedicenne era stato trasferito in volo al Santa Chiara dove nel pomeriggio era stato sottoposto a un delicato intervento, e immediatamente le sue condizioni erano apparse gravissime.