Trento strapiena anche la scorsa notte per la movida, residenti di nuovo sul piede di guerra
A poco è servito l’incontro degli scorsi giorni tra il sindaco di Trento, i rappresentanti degli studenti, il prefetto e il questore per cercare di trovare una soluzione in grado di soddisfare le esigenze di chi vuole far festa e la richiesta di tranquillità delle persone che vivono in centro
IANESELLI «Chiudono i bar? Che prendano i vigilantes»
L'IDEA Stanchina: decentrare l'intrattenimento dei giovani
TRENTO. Un’altra nottata all’insegna della movida nel centro di Trento. Per la gioia, da una parte, delle persone che esasperate dai mesi del lockdown e dei contatti sociali ridotti al minimo non ne possono più di stare in casa.
Dall’altra parte invece ci sono i residenti nella zona di Santa Maria e dell’area limitrofa al Bonporti che di movida non ne possono proprio più. È successo tra ieri, mercoledì 9 giugno e oggi.
"Vivo come una sconfitta le ordinanze che sono stato costretto a firmare. Sarebbe molto meglio avere comunità che si auto organizzano", ha dichiarato negli scorsi giorni il sindaco Franco Ianeselli, che ha messo in chiaro fin dall'inizio un aspetto: "Qui il soggetto debole è il residente che non dorme la notte, sono le forze dell'ordine che vengono aggredite, è il personale di Dolomiti Ambiente che ogni mattina pulisce le strade lordate"».
Nel corso di un recente incontro, ai rappresentati degli studenti il commissario di Governo, il sindaco e il questore hanno chiesto di prendere le distanze in modo netto ed evidente da chi si comporta in modo incivile, urlando a notte fonda, urinando in strada e aggredendo la polizia. "È inammissibile - ha dichiarato il sindaco - che ci siano cinquanta persone che fanno i cori a sostegno di chi aggredisce gli agenti".
Da parte degli studenti c'è stata disponibilità a "sensibilizzare" i coetanei, ma non ad esercitare il ruolo dei controllori. Edoardo Signori, rappresentante degli studenti, ha poi chiesto al Comune di cercare insieme una soluzione strutturale: "Gli eventi nei parchi a cui sta lavorando il Comune in vista dell'estate sono una buona cosa, ma occorre diversificare i luoghi d'incontro e gestire la movida pensando anche al futuro".
Ianeselli: "Serve da parte di tutti uno sforzo di auto organizzazione: altrimenti dobbiamo per forza ricorrere allo strumento delle ordinanze". Che non piacciono agli studenti e men che meno ai baristi. Ma dopo la nottata di ieri, l’impressione è che le ordinanze potrebbero anche aumentare.