Ora è ufficiale: da lunedì il Trentino sarà zona bianca
Il ministro Speranza: firmerò l'ordinanza. Anche Emila Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia e Lombardia entrano in zona bianca. Non ci sarà più il coprifuoco, visite a parenti ed amici senza limitazioni. Brusaferro: entro fine giugno tutta l'Italia in zona bianca
TRENTO. La notizia attendeva solo la conferma ufficiale e adesso è arrivata anche quella: la provincia di Trento da lunedì sarà zona bianca. Con Trento, entrano in zona bianca anche Emila Romagna, Lazio, Piemonte, Puglia e Lombardia.
«Firmerò un'ordinanza», annuncia il ministro della salute Roberto Speranza. «Siamo nella direzione giusta e nel verso giusto. Abbiamo ormai incidenza di 26 casi e ciò ci colloca come secondo miglior paese dell'Ue».
L’ufficializzazione della zona bianca arriva nel giorno in cui il tragico conto dei decessi per Covid in provincia fa segnare uno zero per il quinto giorno consecutivo.
Con l'attuale andamento, «riteniamo che la previsione di tutte le regioni in zona bianca per fine giugno si possa verificare», ha aggiunto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro sottolineando il livello dell'incidenza di 25 casi ogni 100mila abitanti.
E se nella zona gialla si dovrà aspettare il 21 giugno per l'abolizione del coprifuoco, nella zona bianca invece decade da subito. Senza coprifuoco ci si può spostare più liberamente in orario notturno.
Si può far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite nell’arco della stessa giornata in altre zone devono concludersi facendo rientro alla propria abitazione entro le ore 24.
In serata Speranza ha telefonato al governatore Fugatti per confermare il provvedimento. “Una ottima notizia - commenta Maurizio Fugatti - che tutti i trentini aspettavano e che premia tanti sforzi e sacrifici che anche la nostra comunità ha dovuto fare, in un grande e collettivo esercizio di responsabilità civica. Ora dobbiamo impegnarci ancora di più per mantenere questo risultato, non abbassando la guardia e concorrendo con l’adesione alla campagna vaccinale a costruire quelle difese contro un virus che ci ha già portato via moltissimo in termini di sofferenze e perdite umane, economiche e sociali.”