Traumatologia e Ortopedia pediatrica del S.Chiara di Trento, la Uil: “Mancano i medici, interventi a rischio”
Secondo il sindacato l’assessorato provinciale competente e l’Azienda sanitaria stanno “colpevolmente” sottovalutando il problema e chiede alla giunta presieduta da Fugatti di risolvere il problema
TRENTO. La UIL, dopo numerose missive inviate ai dirigenti aziendali, interviene di nuovo in merito “alla grave situazione che da tempo il Personale Medico dell’Unità Operativa di Ortopedia /Traumatologia e Ortopedia Pediatrica sta attraversando”.
“In particolare – si legge in un documento - siamo tenuti a denunciare la grave carenza di personale Medico presente presso questa Unità Operativa che da 18 Professionisti passa agli odierni 13.
Nonostante le nostre ripetute richieste di regolarizzare la situazione di organico del personale medico dell’U.O. di Ortopedia Traumatologia e Ortopedia Pediatrica - la situazione attuale nella suddetta Unità Operativa si è ulteriormente aggravata ed in particolare in ortopedia pediatrica dove l’organico previsto di 4 unità con il 25 di giugno a causa di cessazioni, non ci sarà più nessun specialista formato alla gestione del trauma in età pediatrica”.
E ancora: “Inoltre c’è da sottolineare come molti interventi chirurgici ad oggi vengono rinviati addirittura di 15 giorni, se a questo aggiungiamo che, fortunatamente per il nostro territorio si è nuovamente messo in moto il settore turistico, di conseguenza ci sarà un ovvio aumento di infortuni con conseguente aumento dell’attività di chirurgia Ortopedica in maniera esponenziale come avviene ogni anno. Tutto ciò ci fa seriamente preoccupare per quanto riguarda la sicurezza di questi Professionisti che saranno costretti ad operare con turni interminabili mettendo così in pericolo se stessi e gli utenti.
Poiché l’Ortopedia Traumatologia e Ortopedia Pediatrica di Trento sono le Unità Operative di riferimento di tutta l’attività delle strutture periferiche aziendali non si capisce perché non si voglia provvedere a dotarla del personale medico mancante, così come non si capisce perché non si voglia dotarla di un Direttore Di Unità Operativa effettivo anziché insistere con i facenti funzione che in quanto tali non possono giovare al servizio in termini di progetti e programmazione ad ampio respiro al pari di un Direttore di U.O. effettivo”.
Questa la conclusione del documento: “Ad oggi non c’è stato alcun tipo d’ interesse da parte dell’Assessorato alla Salute e dai vertici dell’APSS, quindi la UIL FPL Sanità chiede che questa situazione di forte rischio venga presa in carico direttamente dall’Assessore Stefania Segnana.
Adesso basta…è impensabile continuare a chiedere a questi professionisti non più il possibile, ma l’impossibile”.