Destra Adige e Piedicastello, progetti per sostenibilità urbana ed energetica: ecco come la zona cambierà
Un finanziamento europeo di 2,5 milioni di euro per iniziative destinate a trasformare la zona, nel segno dell'economia circolare e del legno, fra rigenerazione urbana e superbonus di quartiere, geotermia e mobilità sostenibile a servizio della città
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TRENTO. Un finanziamento europeo di 2,5 milioni di euro servirà alla riqualificazione energetica per rendere la Destra Adige e Piedicastello, a Trento, un quartiere che produce più energia di quella necessaria al suo funzionamento, "generando nuova qualità urbana e prosperità agli abitanti del quartiere e alle generazioni future".
Il tutto seguendo alcune precise direttrici: economia circolare e legno, rigenerazione urbana e superbonus di quartiere, geotermia e mobilità sostenibile a servizio della città.
Gli interventi di riqualificazione previsti nello storico quartiere di Trento e i dettagli del progetto Arv, distintosi tra altri 115 concorrenti nel suo promuovere il concetto di Comunità circolari climatiche e positive (Cpcc), sono stati presentati nell'incontro tenutosi alle Gallerie di Piedicastello, alla presenza dell'assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, dell'assessora comunale con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo, Elisabetta Bozzarelli, e del coordinatore del progetto di Eurac Research, Daniele Vettorato.
Presenti i rappresentanti degli altri enti partecipanti al progetto: Itea Spa, Habitech, Università di Trento, Dolomiti Energia e Patrimonio del Trentino Spa.
Il progetto prevede prefabbricazione in legno ed economia circolare, il superbonus di quartiere, geostrutture energetiche nelle gallerie di Piedicastello, riqualificazione del parcheggio ex-Zuffo.
"L’assessore Spinelli - scrive la Provincia in una nota - nel confermare il sostegno al progetto, ha ricordato come sulle questioni energetiche il Trentino sia leader nelle politiche per il clima, grazie alle competenze professionali e accademiche locali e alle preziose risorse naturali.
E se il progetto ARV “porterà benefici alla società trentina promuovendo edifici e comunità sostenibili, una migliore efficienza delle risorse ed emissioni di gas serra ridotte”, dall’altro rappresenterà anche un test altamente innovativo ed aiutarci ad approfondire “possibili future applicazioni di tecnologie e impianti nella nostra provincia, come già sperimentato per altri progetti; ricordo in questo senso – ha concluso l’assessore - il prototipo dell'impianto geotermico in galleria, o l'edificio dimostrativo prefabbricato in legno per l’area ex Italcementi, come anche la progettazione di un innovativo involucro prefabbricato per la riqualificazione energetica a basso costo degli edifici esistenti di ITEA”.
Non è di meno il progetto europeo ARV che, grazie alle soluzioni attraenti, resilienti e convenienti proposte di economia circolare legata all’edilizia, ha ottenuto dalla Comunità europea un finanziamento di 20 milioni di euro, 2,5 dei quali verranno investiti su Trento.
Sarà lo storico quartiere di Piedicastello a beneficiare degli interventi di riqualificazione previsti nella proposta italiana/trentina, ARV Destra Adige-Piedicastello, promossa, nell’ambito del relativo bando europeo, e appoggiata da Comune di Trento e Provincia Autonoma di Trento, che vede la partecipazione e il coinvolgimento di diversi enti della realtà trentina, quali: Itea Spa, Patrimonio del Trentino Spa, Università di Trento, Habitech e Dolomiti Energia, in collaborazione con Eurac Research e il Politecnico di Torino.
Il progetto ARV, distintosi tra i 115 altri concorrenti nel suo promuovere il concetto di Comunità Circolari Climatiche e Positive (CPCC), vuole dimostrare come sia possibile realizzare dei quartieri che siano autonomi dal punto di vista energetico e neutrali - o meglio “positivi” - dal punto di vista delle emissioni di CO2 in atmosfera. In altre parole, quartieri che producono più energia di quella che serve al loro funzionamento interno. Ovviamente, energia prodotta da fonti rinnovabili locali che porti anche prosperità per gli abitanti del quartiere e per le generazioni future, oltre che una nuova qualità urbana.
Tali soluzioni verranno testate in 6 casi di studio in Europa, gestiti da ben 36 partecipanti, quali: Norvegia, Danimarca, Olanda, Repubblica Ceca, Spagna e Italia.
In Italia il caso studio è quello di Trento, che interesserà in particolare l’area Destra Adige – Piedicastello. Cosa succederà nello storico quartiere del capoluogo trentino?
Gli ambiti di intervento contenuti nel progetto ARV Destra Adige – Piedicastello prevedono:
1) Prefabbricazione in legno ed economia circolare
In Trentino il legno è materia prima locale e circolare. Come noto, esistono già diverse tecnologie e filiere economiche legate all’utilizzo del legno in edilizia e il Trentino è sicuramente all’avanguardia e apripista in Europa. ARV promuove l’applicazione su larga scala di queste tecnologie, proponendo soluzioni prefabbricate e modulari per la riqualificazione di edifici esistenti, ma anche per la loro sopraelevazione e per le nuove costruzioni. In particolare, è prevista la riqualificazione di un complesso abitativo ITEA di circa 100 appartamenti e la costruzione di un nuovo edificio prefabbricato in legno nell’area Ex-Italcementi.
2) Il superbonus di quartiere
Mediante l’attivazione di un “One Stop Shop”, ovvero di uno sportello unico, il progetto va oltre il Superbonus 110%, promuovendo la rigenerazione urbana di interi quartieri (partendo da Piedicastello). In pratica, ci si sposta da una visione di efficientamento di condominio a una di efficientamento di quartiere, con ampie ricadute sui settori sociale, territoriale, industriale ed economico. I proprietari di case singole e i condomini del quartiere potranno optare volontariamente di aderire al progetto e contribuire a rigenerare, non solo il proprio edificio, ma anche parti di quartiere. È quindi un approccio sistemico che vede la partnership pubblico-privata come motore del cambiamento. Come può avvenire tutto ciò? Innanzitutto, lavorando sulle economie di scala, ovvero sull’aggregazione della domanda: non più un edificio alla volta, ma interi settori urbani, i.e. 5 o 20 edifici alla volta, rigenerando anche gli spazi urbani e lavorando inoltre sul concetto di comunità energetica, ovvero un quartiere che produce e scambia energia al suo interno.
3) Geotermia in galleria
Innovazione tecnologica a servizio della città per produrre energia termica in quelle che vengono chiamate “geostrutture energetiche”. Le gallerie di Piedicastello, cicatrice urbana da poco rimarginata, diventano una opportunità per produrre energia pulita. Lasciando inalterata la loro funzione espositiva, attualmente in essere, in esse viene accoppiata la funzione “produzione energetica”. In pratica, sfruttando tecnologia made in Italy (brevetto del Politecnico di Torino), riusciamo a foderare con sonde geotermiche l’interno delle gallerie e a scambiare energia sia d’inverno – per riscaldare – che d’estate – per raffrescare. Il progetto ARV finanzia un prototipo di alcuni metri per provarne il funzionamento. Se di successo, questo sistema ha un alto potenziale di replicazione: per tutta l’estensione delle Gallerie di Piedicastello e, in futuro, per altre Gallerie, incluso l’interramento ferroviario di diversi Km previsto a Trento.
4) Mobilità sostenibile
Viene sviluppata una proposta di riqualificazione per il parcheggio ex-Zuffo, che diventa un modello di parcheggio scambiatore dotato di servizi all’avanguardia per la mobilità elettrica, attività commerciali per i pendolari e parte integrante dell’area Destra Adige.
I protagonisti
Eurac Research, ha curato la predisposizione e gestisce il progetto per Trento, le relazioni con i coordinatori norvegesi e la Commissione Europea. Inoltre, monitora i risultati finali.
Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l'Energia e l'Ambiente, fornisce la propria consulenza specifica in ambito edilizio e coinvolge alcuni dei suoi soci (tra cui Armalam, Fanti Legnami e XLAM Dolomiti) nella realizzazione degli interventi di nuova edificazione e di riqualificazione di edifici esistenti.
Università di Trento, fornisce la conoscenza specifica per le costruzioni in legno, gli involucri prefabbricati in legno, il comfort ambientale e porta tutta la sua esperienza in ambito scientifico.
Dolomiti Energia, supportata dal Politecnico di Torino, lavorerà sul prototipo di geotermia in galleria e sulla mobilità elettrica.
Provincia Autonoma di Trento, Itea Spa, Patrimonio del Trentino Spa e Comune di Trento mettono a disposizione aree ed edifici e integrano i risultati di ARV nelle procedure, gli strumenti e le linee strategiche già presenti nelle loro linee programmatiche. Inoltre, garantiscono che i benefici del progetto siano riversati sul territorio, i cittadini e le imprese del Trentino.
Politecnico di Torino, in collaborazione con Università di Trento, supporta lo sviluppo di soluzioni di involucro innovativo con fotovoltaico integrato BiPV."