Picchiata dal marito da quando aveva 15 anni: ora ne ha 45 e ha denunciato tutto
La donna finalmente ha trovato il coraggio di utilizzare il “codice rosso”: disposto il divieto di avvicinamento del marito di 49 anni, dovrà rimanere sempre a una distanza minima di 500 metri
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TRENTO. Dal 1991, quando, appena quindicenne, aveva sposato il marito in Kosovo, secondo il volere delle rispettive famiglie, per una donna oggi 45enne che vive in Trentino è iniziato un incubo fatto di violenze fisiche e verbali, durato 30 anni e protrattosi fino a poche settimane fa, quando la donna si è rivolta agli investigatori della
Squadra mobile di Trento. La donna ha raccontato che il 31 maggio, durante una lite, il marito l'aveva colpita più volte.
E a quel punto è riuscita a trovare la forza di descrivere l'escalation di soprusi, violenza e minacce da cui è stata travolta e che ha portato la procura a richiedere al gip un divieto di avvicinamento del marito di 49 anni, eseguito ieri dalla Squadra mobile.
L'uomo dovrà rimanere ad una distanza minima di 500 metri dalla donna e dai luoghi abitualmente frequentati da quest'ultima, siano essi l'abitazione oppure il posto di lavoro.
All'indomani del matrimonio - ha raccontato la vittima agli agenti della Squadra mobile specializzati in "codice rosso" - è cominciata una spirale di violenza inaudita, fatta di continui litigi, insulti, epiteti tesi a denigrarla fisicamente e psicologicamente. Le violenze sono continuate anche quando i due si sono trasferiti in Italia, nel 2013. Pochi mesi dopo - ha raccontato la donna - il marito l'aveva picchiata così forte che lei non riusciva più a muoversi, faticando a salire le scale per rientrare nel suo appartamento.
La donna non ha mai voluto denunciare il marito per paura di ritorsioni, ma ha deciso di farlo - ha raccontato ancora alla Squadra mobile - perché le minacce dell'uomo sono diventate sempre più frequenti e si sono indirizzate anche contro i due figli.