Sanità / Il caso

Caso Pedri e dimissioni di Benetollo: il Pd chiede la convocazione urgente del consiglio provinciale

Scoppia la polemica politica, in una situazione già molto tesa, dopo l'addio improvviso del numero uno Apss, mentre la giunta Fugatti rende nota una delibera dell'Azienda ("di cui non eravano a conoscenza") che rinnova l'incarico al direttore di ginecologia del Santa Chiara, reparto al centro delle indagini dopo le denunce sul clima di lavoro pesante arrivate in seguito alla scomparsa della giovane ginecologa

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TRENTO. "Le inattese e, per alcuni versi, incomprensibili dimissioni del dottor Pier Paolo Benetollo dalla direzione sanitaria dell'Azienda provinciale dei servizi sanitari aggravano anzitutto la già complessa realtà organizzativa del nostro sistema sanitario, in un momento di estrema delicatezza per la pandemia ancora in atto e per le molte partite aperte circa le carenze di medici e di programmazione del settore".

Così il gruppo del Partito democratico del Trentino in consiglio provinciale, che chiede la convocazione urgente e straordinaria dell'assemblea legislativa.

Se si dovesse confermare che la scelta di Benetollo di rimettere il mandato nella mani della Giunta provinciale è avvenuta perché il direttore Apss non ha chiesto "il permesso alla giunta provinciale prima di procedere alla riconferma di alcuni primariati, ivi compreso quello del reparto di ostetricia e ginecologia, sulla cui ingarbugliata situazione si stanno appuntando anche le attenzioni dell'ispezione voluta dal ministero competente", scrive il Pd, "si tratterebbe di una questione oltremodo grave".

Il compito della politica - prosegue la nota - "è quello di programmare nel migliore dei modi, spetta esclusivamente all'Apss la selezione, la nomina e la conferma dei primari. Una ingerenza politica su tali scelte si configurerebbe quindi come un atto improprio sia politicamente, sia giuridicamente".

Benetollo ha rimesso il proprio mandato nella mani dell'assessora alla salute Stefania Segnana, come ha comunicato questa mattina in conferenza stampa il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

"Fin dall'inizio della vicenda della scomparsa della ginecologa Sara Pedri - ha detto Fugatti - la Provincia ha richiesto chiarezza, e nella tarda serata di ieri il dottor Benetollo ha informato l'assessorato di una situazione della quale assessorato e giunta fino a ieri non erano a conoscenza. Questa informazione tardiva riguarda il fatto che il 7 giugno scorso, all'interno di una serie di delibere che l'Azienda sanitaria ha approvato, ce n'è una in cui vi sono una decina di rinnovi di incarichi di medici dell'Azienda sanitaria. Tra questi c'è anche il rinnovo del direttore dell'Unità di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Santa Chiara di Trento". Di questa notizia la giunta provinciale è venuta a conoscenza solo ieri. Da qui le dimissioni del dottor Benetollo".

"E' questo un segno della massima chiarezza che noi abbiamo subito chiesto all'Azienda sanitaria fin dall'inizio della vicenda della dottoressa Sara Pedri", ha aggiunto Fugatti il quale si è detto favorevole all'invio all'ospedale S.Chara degli ispettori del ministero, annunciando poi che fra pochi giorni la commissione d'inchiesta interna dell'Azienda sanitaria terminerà i lavori.

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