Green pass nei nidi e materne, a Trento sindacati contro il Comune
Dura protesta di Cgil, Cisl e Uil dopo una circolare dell'amministrazione che sollecita il rispetto dell'obbligo che scatta a settembre: «Poco lungimirante e approssimativo inviare una circolare "minatoria" ai propri dipendenti, sul tema serve un tavolo di confronto»
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TRENTO. Anche nel Comune di Trento è polemica sulla gestione del green pass nel mondo scolastico.
I sindacati criticano la decisione del servizio infanzia e istruzione di inviare una lettera a tutti i lavoratori e le lavoratrici dei nidi e delle scuole materne comunali per ricordare l''obbligo di green pass dal primo settembre.
Cgil, Cisl e Uil hanno inviato al Comune una dura missiva nella quale fra l'altro esprimono sorpresa per la scelta di un'amministrazione guidata da un ex dirigente sindacale, Franco Ianeselli, già numero uno dell Camera del lavoro trentina.
«Riteniamo poco lungimirante ed approssimativo inviare una circolare "minatoria" ai propri dipendenti, ad oggi in ferie date le chiusure dei servizi all'infanzia, - scrivono in un comunicato congiunto Mirko Vicari (Cgil Fp), Maurizio Speziali (Cisl Fp) e Andrea Bassetti (Uil Fpl) - in assenza di necessario confronto, già sollecitato al tavolo dalle organizzazioni sindacali per le criticità dell'ultimo anno.
Eludere la condivisione dei propri intenti con i sindacati - proseguono - lascia sempre leggermente perplessi, ancor più se si pensa che il primo cittadino del più grande comune trentino ha trascorsi noti nel mondo sindacale confederale, con aspettativa legittima di una velata sensibilità verso lavoratrici e lavoratori.
Date le evidenze riusciremo a farcene una ragione, essendo ormai cristallina la linea politica tracciata, quale la continua gara con la Provincia di Trento per uno schiacciamento al ribasso dei diritti di tutti i dipendenti pubblici trentini, ma non smetteremo mai di contrastarne tale intento».
I sindacati ricordano poi un altro fronte "caldo": «La circolare del Comune è successiva a quella d'imperio per il tema del lavoro agile, altro argomento in palese rincorsa con la Provincia, già in evidente contrasto con le dovute interazioni di confronto delle scriventi nei tavoli idonei e dedicati quali quelli di Apran, organo della giunta provinciale atto alla trattativa con i sindacati rappresentativi il pubblico impiego».
La richiesta al sindaco, in definitiva, è «di un confronto nel rispetto di tutte le lavoratrici e lavoratori del settore, nel pieno diritto di far ascoltare la propria voce attraverso chi legittimamente li rappresenta».