Green pass sui treni: il 1° settembre anche a Trento manifestazione degli oppositori. Il Viminale: tolleranza zero
Gli attivisti contro la certificazione covid si sono dati appuntamento per le 14.30 in stazione. Annunciate mobilitazioni in 54 città, nel giorno di entrata in vigore dell'obbligo di certificazione covid-19 nei viaggi a lunga percorrenza. Il governo annuncia la massima attenzione contro eventuali azioni che disturbino la circolazione
LA NOVITÀ Green pass obbligatorio sui treni di lunga percorrenza
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TRENTO. Annunciata una manifestazione anche a Trento, per mercoledì 1° settembre, alle 14.30, contro il green pass e in particolare per contrastarne l'estensione ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza.
Nel giorno in cui scatterà l'obbligo di certificazione covid-19 anche su treni, navi e aerei, i movimenti che contestano queste misure si sono dati appuntamento in 54 città italiane e nei gruppi social che organizzano le maninfestazioni c'è anche chi minaccia di interrompere per protesta la circolazione ferroviaria.
I rischi di azioni clamorose hanno fatto innalzare il livello di allerta delle forze dell'ordine, anche perché la mobilitazione di domani avviene in un clima esacerbato negli ultimi giorni da una serie di eventi violenti, come l'assalto a un gazebo M5S a Milano o le aggressioni in piazza contro giornalisti, a opera di militanti no-vax, o ancora le reiterate minacce nei riguardi di figure pubbliche (virologi, medici ma anche il ministro degli esteri Di Maio).
Dal governo arrivano intanto avvisi ai manifestanti: "Se qualcuno domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone, commettendo di fatto un reato. Dovremo essere intransigenti", scrive in un tweet il sottosegretario all'interno Carlo Sibilia (M5S), commentando le minacce di blocco della circolazione ferroviaria di sedicenti gruppi no-vax.
Frattanto si indaga sui vari episopdi di violenza di questi giorni.
Non solo minacce ma anche stalking: questa l'ipotesi al vaglio della procura di Genova che potrebbe contestarla ai no vax e no green pass che nelle ultime ore hanno alzato il livello di insulti e minacce via social e via telefono.
Lo spunto investigativo arriva in particolare dall'ultimo episodio nei confronti dell'infettivologo Matteo Bassetti che domenica sera è stato inseguito e minacciato da un no vax sotto casa.
Il reato, se contestato, consentirebbe anche di intervenire con l'applicazione di misure cautelari come il divieto di avvicinamento alla persona offesa o, nei casi più gravi, agli arresti domiciliari.