Automobil club Trento: boom di incidenti con il monopattino elettrico, serve l’obbligo del casco
Il presidente Fiorenzo Dalmeri: “Molti utilizzatori sono indisciplinati, non rispettano il codice della strada e sfrecciano ad altra velocità. Sono un pericolo per gli utenti più fragili, soprattutto i pedoni”
TRENTO. Due settimane fa ha perso la vita un ragazzino di 13 anni, caduto sull'asfalto mentre provava il monopattino di un amico. Giovedì a Roma un giovane nigeriano è stato investito e ucciso. Incidenti drammatici che hanno accelerato i dubbi e le prese di posizione nell'opinione pubblica con richieste di intervento per ridurre la pericolosità di questi nuovi mezzi di trasporto. A livello nazionale tra le organizzazioni che chiedono correttivi urgenti c'è l'Automobil Club d'Italia, che anche in Trentino si mobilita per sensibilizzare sul tema.
Fiorenzo Dalmeri, presidente dell'Automobil Club Trento. Anche da noi, specialmente in città, si sta assistendo a un boom nella circolazione dei monopattini, soprattutto in città. Un mezzo maneggevole ma che porta a un uso forse un po' troppo disinvolto?
Viene definito mezzo di mobilità dolce, un po' come la bicicletta, ma viene utilizzato in maniera non propria. Il problema è che è effettivamente un mezzo facile da guidare ma poco manovrabile per via delle ruote piccole e il baricentro alto, nel senso che non è in grado di eseguire velocemente manovre complesse. E se a questo la velocità che raggiungono è chiaro che è un mezzo pericoloso per gli altri utenti della strada e per coloro che lo utilizzano. Per dirla con una battuta è mobilità dolce ma quando si va a sbattere contro un pedone c'è ben poco di dolce. E purtroppo va detto che molti utilizzatori sono indisciplinati, non rispettano il codice della strada e sfrecciano ad altra velocità. Sono un pericolo per gli utenti più fragili, soprattutto i pedoni.
Come si può intervenire per limitare i danni?
Noi a livello nazionale come Aci ci siamo mossi con il presidente Angelo Sticchi Damiani con la richiesta di rivedere la circolazione e procedere con una omologazione, facendo in modo che i mezzi siano costruiti secondo certi standard e siano identificati con una targhetta identificativa. Chiediamo poi l'obbligo del casco, per tutti o almeno per i minorenni. L'obbligo di assicurazione se si usano i mezzi con oltre 350 watt, che viaggiano oltre i 25 chilometri orari.
A Trento da qualche mese si vedono monopattini a noleggio che spesso vengono abbandonati lungo strade e marciapiedi.
Vero e questa è una bruttissima abitudine. Noi chiediamo al governo comunale di intervenire prima di tutto limitando l'uso dei mezzi alle piste ciclabili e togliendoli dalle strade, eppoi velocità ridotta e stalli obbligatori dove lasciare i mezzi al termine del noleggio.
Più che una guerra al mezzo insomma è una richiesta di regole più stringenti?
Assolutamente. Il mezzo in se è molto utile per una mobilità green. Ma a differenza della bicicletta non c'è ancora una cultura di un utilizzo corretto e sicu