Allarme psichiatria in Trentino, l’assessora Stefania Segnana: “Situazione oggettivamente impegnativa”
Un’interrogazione di Filippo Degasperi fa emergere un quadro preoccupante in questo ambito: “Tra trasferimenti e comandi centinaia di pazienti e familiari nel caos”
TRENTO. "La situazione è oggettivamente impegnativa, non solo per quanto riguarda l’Unità operativa di Trento, ma per tutto l’ambito Psichiatrico e Neuropsichiatrico e sta richiedendo ampi sforzi per garantire la sopravvivenza stessa dei Servizi. Sono allo studio strategie finalizzate a rendere attrattiva l’assunzione nei Servizi del territorio provinciale, considerata anche la particolare collocazione geografica del Trentino”.
Non è esattamente un quadro confortante quello esposto dall’assessora alla Salute Stefania Segnana rispondendo ad un’interrogazione presentata da Filippo Degasperi (nella foto) sulla grave situazione del Servizio mentale trentino.
“Tra trasferimenti e comandi centinaia di pazienti e familiari nel caos” scrive il consigliere di Onda Civica.
E pone alcuni quesiti all’assessora: “Ci dice il numero di psichiatri attivi alla data odierna presso il Servizio Salute Mentale di Trento nonché i trasferimenti, i comandi e le dimissioni registrate nel corso dei precedenti 12 mesi?”
Stefania Segnana risponde così: “I medici Psichiatri attivi nel Servizio di Trento sono 6 presso i Centri di Salute Mentale (CSM) e 3 presso il reparto ospedaliero (SPDC), a fronte dei 9 + 3, quindi con attuale carenza di 3 psichiatri sul territorio. Va precisato che Trento e Rovereto rappresentano un’unica Unità Operativa e che anche la sede di Rovereto è carente di 1 psichiatra sul territorio: sono infatti presenti 7 Psichiatri, a fronte degli 8 previsti. Tenuto conto che l’organico complessivo dell’Unità operativa sarebbe di 20 unità, 1 Direttore + 19 medici (12 a Trento e 7 a Rovereto), attualmente mancano complessivamente 4 medici, equivalenti al 20% dell’organico”.
L’assessora conferma poi “che la Direzione aziendale è stata portata a conoscenza dai professionisti operanti all’interno dei vari servizi delle problematiche sopra descritte e del disagio che gli spostamenti degli ultimi mesi ha creato anche agli utenti. Questi ultimi hanno provveduto con una nota del Gruppo Progettazione Partecipata a ribadire il disagio vissuto da utenti e operatori alla luce della situazione attuale”.
E conclude: “Sono allo studio strategie finalizzate a rendere attrattiva l’assunzione nei Servizi del territorio provinciale, considerata anche la particolare collocazione geografica del Trentino. Saranno inoltre da ripensare molte attività, che potranno essere delegate ad altre figure professionali, più disponibili sul mercato. Alla Direzione del Dipartimento di Psichiatria è stato affidato il compito di garantire la più equa distribuzione delle risorse e ogni altra strategia utile a garantire continuità e prossimità delle offerte.