Il caso del dirigente provinciale «No Green pass»: dal 15 ottobre dovrà controllare i Green pass dei dipendenti
Daniele Bernardi, a capo dell’Apiae che controlla i finanziamenti pubblici, pubblicizza il rifiuto su Facebook. Ma così fra pochi giorni non potrà più andare in ufficio
TRENTO. L’assessore Achille Spinelli, ieri, ha ribadito la linea dura: tutti i dipendenti provinciali devono avere il Green pass per lavorare. E l’attuazione viene demandata ai dirigenti, che avranno il compito dal 15 ottobre di controllare i propri dipendenti. Ma cosa succede se il dirigente è un no-vax o no-Green pass?
Spinelli non deve fare molta strada per verificarlo: basta che vada nel suo assessorato, ai Solteri, dove il dirigente dell’ Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche (APIAE) è il dott. Daniele Bernardi. Che in questi giorni ha cambiato la propria immagine di profilo Facebook, e ci ha messo la sua faccia con un «NO GREEN PASS» bello grande. Un aggiornamento durato meno di 24 ore, perché Bernardi lo ha prontamente rimosso l'altra sera (ma è rimasto nella cronologia della pagina)
Primo problema: secondo la normativa, senza Green pass non potrà andare in ufficio. Secondo problema: dal 15 ottobre i dirigenti saranno equiparati ai datori di lavoro del privato, e quindi avranno a carico il controllo dei dipendenti. E da noi interpellato ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Un caso limite? L’assessore Spinelli, parlando del 15 ottobre, ha detto di essere preoccupato. Anche perché sicuramente nel novero dei dirigenti provinciali, ci sarà qualche altro caso analogo. E qualche altro dirigente che – perlomeno – non lo ha reso pubblico su Facebook.
Nel profilo di Bernardi, comunque, l'orientamento è chiaro: da offese e insulti al ministro Speranza a parole chiave della teoria no-grenn pass.