Giovani / Party

La Stradale intercetta il furgone, scatta la manovra preventiva della Questura che impedisce un «rave party» sul Leno

Azione coordinata con Polizia, Carabinieri, Finanza e Polizia Locale: stretti in assedio, i (pochi) presenti alla Cà Bianca hanno lasciato la festa, il questore: «Potevano arrivarne migliaia»

ROVERETO. Sabato 25, verso le ore 18.00 una pattuglia della Polizia Stradale, nell’ambito dei servizio di prevenzione e controllo del territorio, controllava un furgone con a bordo 6 persone. Durante l’identificazione degli occupanti del mezzo, gli agenti, da alcuni indizi, comprendevano che i 6 giovani si stavano dirigendo in una località, in quel momento sconosciuta al personale della Stradale, per un rave party.

Come già avvenuto in passato era stato, evidentemente, organizzato un free party, con l’obiettivo di radunare centinaia di giovani provenienti da vari parti del nord Italia. Evento caratterizzato dalla musica incalzante della tekno, goa, acid house, jungle, e dall’accesso completamente libero per chiunque.

Le zone scelte in passato, ed in particolare quello di Pannone, per coloro che conoscono i boschi della val di Gresta, si prestano a divenire luoghi dove non è possibile alcuna forma di controllo nei confronti dei tantissimi giovani, provenienti dal Trentino e dalle città di altre provincie, che avevano aderito all’iniziativa, non considerando, in nessuna forma, i concreti pericoli connessi né al contrasto della diffusione del covid né a quelli relativi all’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti.

Per questo motivo il Questore di Trento Francini, ha disposto l’immediato intervento del personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza con la collaborazione delle Polizie locali, con lo scopo di impedire, attraverso una serie di servizi di prevenzione e controlli, che potessero arrivare un migliaio di giovani intenzionati a trascorrere un week end di eccessi nel territorio trentino.

L’azione di prevenzione e di intelligence disposta dalla Questura, dapprima consentiva di individuare in una zona boschiva tra Rovereto e Trambileno, in località Ca Bianca sul fiume Leno, il luogo dove sarebbe avvenuto il rave party e, successivamente, con una serie di controlli e cinturando la zona, scoraggiare i molti giovani che volevano parteciparvi.

L’aver, circoscritto, in modo significativo il luogo, ha costretto i pochi che erano riusciti ad arrivare nella zona prima dell’arrivo delle pattuglie, ad abbandonare il posto ed a rinunciare all’evento.

«Questo tipo di azione caratterizzata dalla forte impronta preventiva - commenta il Questore di Trento Francini –  esercitata dalla Forze dell‘Ordine, ha quale suo obiettivo non solo il rispetto della tutela dell’ordine pubblico ma, soprattutto, la salvaguardia della salute dei cittadini ed in particolare quella dei giovani».

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