Bruciata la Madonna di Fatima nella chiesetta di Margone di Vezzano
Nuovo grave episodio vandalico: un mese fa incendiate le rotoballe di fieno, ora l’edicola sacra in legno del fonte battesimale, sgomento fra i residenti del paesino
MARGONE. Ennesimo atto vandalico nella piccola comunità di Margone nel comune di Vallelaghi. Dopo gli incendi di quest'estate, dove erano state bruciate 9 rotoballe di fieno negli ampi terrazzamenti prativi della frazione di montagna ed i danneggianti ad alcune fioriere predisposte dai volontari della Pro Loco per abbellire il paese, si è registrato un nuovo episodio doloso.
Nel primo pomeriggio di sabato qualcuno ha dato fuoco ad una rappresentazione sacra (una piccola statua raffigurante la Madonna di Fatima) adagiata sul fonte battesimale.
Sono stati bruciati alcuni paramenti, la copertura in legno della fonte e gettate a terra alcune piante.
Fortunatamente il tempestivo intervento di due donne del paese - incaricate della cura della chiesa eretta in onore di Santa Maria Maddalena (XVI secolo), successivamente ampliata nel 1870, che passavano in zona - ha evitato danni ben maggiori all'edificio sacro.
Dell'incomprensibile atto vandalico è stato immediatamente informato il parroco don Paolo Devigili e ovviamente i carabinieri della stazione di Vezzano, sul posto per i rilievi di legge con il comandante Mauro Pedrotti ed il capo frazione Roberto Decarli.
Inutile sottolineare come questi episodi stiano preoccupando non poco i 53 residenti della minuscola comunità, la quale mai aveva registrato episodi del genere sin dalla sua fondazione, verso la fine del Quattrocento, a cura una famiglia di Molveno, che aveva ottenuto i luoghi in locazione perpetua dal Vescovo di Trento Uldalrico Frundsberg, per costruirvi un maso.