Incidenti sul lavoro, il sindacato pressa la Provincia: “Dieci morti da inizio anno, servono subito più risorse per la prevenzione”
Cgil, Cisl Uil hanno chiesto che Piazza Dante di potenziare l'azione di formazione e prevenzione sui luoghi di lavoro con un progetto che non si deve limitare al semplice aumento delle ore, ma che punti al merito rendendo più efficaci i corsi
LAVARONE L'ultima vittima
TRENTO. "Più risorse umane e più risorse economiche da destinare alla sicurezza sul lavoro. Per fare più prevenzione, per rendere più diffusi i controlli nelle aziende, per potenziare anche in termini di qualità la formazione dei lavoratori e delle lavoratrici". È questo che hanno chiesto oggi Cgil Cisl Uil alla Provincia durante l'incontro urgente convocato dall'assessore Spinelli dopo l'ennesimo, il decimo purtroppo, incidente mortale sul lavoro.
All'incontro erano presenti anche i rappresentanti del mondo datoriale, Inail e Uopsal, il dipartimento Lavoro. "Non possiamo rassegnarci a contare un morto al mese come stiamo facendo da inizio anno. Se la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici è una priorità per il Trentino e per questa giunta provinciale bisogna cambiare registro", hanno detto Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che hanno preso parte al confronto insieme ai responsabili per la sicurezza delle tre confederazioni, Manuela Faggioni, Milena Sega e Alan Tancredi.
In particolare Cgil Cisl Uil hanno chiesto che Piazza Dante stanzi maggiori fondi per potenziare l'azione di formazione e prevenzione sui luoghi di lavoro con un progetto che non si deve limitare al semplice aumento delle ore, ma che punti al merito rendendo più efficaci i corsi. "Dobbiamo accrescere consapevolezza e cultura della sicurezza all'interno dei posti di lavoro, tra i lavoratori e i datori di lavoro".