Uffici giudiziari: obbligo di green pass per magistrati e altri lavoratori, non per gli avvocati
La Procura generale di Trento ha diffuso le direttive per l'accesso ai locali: sono esclusi dall'obbligo di certificazione anche i testimoni, i periti e i cittadini che si recano negli uffici per qualche servizio (per esempio ottenere un certificato)
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TRENTO. - Dal 15 ottobre l'accesso in tutti gli uffici giudiziari del Trentino Alto Adige sarà subordinato al possesso del green pass.
Lo comunica una nota della Procura generale di Trento.
L'accesso con la carta verde vale per magistrati (anche onorari) e personale e per chiunque svolge, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato presso un ufficio giudiziario, compreso il personale delle Sezioni di polizia giudiziaria, i dipendenti del Consiglio dell'Ordine degli avvocati, i dipendenti di enti pubblici e privati che svolgono la propria attività di lavoro presso un ufficio giudiziario in posizione di distacco o comando, i fornitori, i dipendenti delle imprese incaricate delle pulizie e della sanificazione ambientale, i tecnici e gli operai che debbano eseguire lavori di manutenzione o effettuare altre prestazioni, fermo rimanendo che per tali soggetti il controllo della titolarità della certificazione verde covid-19 dovrà essere eseguito anche dai rispettivi datori di lavoro.
Gli utenti dei servizi che debbano, per esempio, richiedere dei certificati, invece, potranno accedere negli uffici anche senza obbligo di esibizione del green pass, ferme le altre regole generali di prevenzione sanitaria.
Potranno accedere negli uffici giudiziari senza esibizione del green pass, inoltre, gli avvocati e gli altri difensori, i consulenti, i periti, i testimoni e le parti del processo.
La regolamentazione degli accessi nel dettaglio è stata illustrata e disciplinata con circolare dei capi di corte, Gloria Servetti, presidente della Corte d'Appello, e Giovanni Ilarda, procuratore generale della Repubblica.