Mottarone, rimossa la cabina: la fune sarà trasferita a Trento per le perizie sulle cause del disastro
Questa mattina le operazioni con l'elicottero per il recupero dei rottami sul luogo dell'incidente e il trasporto in capannone a Verbania. L'analisi della fune avverrà nel Laboratorio tecnologico impianti a fune (Latif) della Provincia
TRENTO. La fune che reggeva la cabina precipitata al suolo lo scorso 23 maggio sul Mottarone, nell'incidente in cui persero la vita 14 persone, verrà analizzata a Trento, presso il Laboratorio tecnologico impianti a fune (Latif) della Provincia di Trento.
Lo ha stabilito il Gip di Verbania, che ha incaricato i periti del laboratorio trentino, con sede a Ravina, dell'analisi degli spezzoni di fune e della testa fusa, su cui si stanno concentrando gli investigatori.
"Ad oggi siamo l'unico laboratorio in Italia che può effettuare questo tipo di perizie", ha confermato il dirigente Silvio Dalmaso.
Parte del Servizio impianti a fune e piste da sci della Provincia autonoma di Trento, Latif è un punto di riferimento nazionale ed europeo per quanto riguarda gli impianti a fune, e l'unico laboratorio in Italia specializzato in tutte le tipologie di prova applicate sugli elementi funiviari.
Il personale tecnico impiegato è inserito in gruppi di lavoro per la stesura di norme in materia di sicurezza sul trasporto a fune e sulle procedure di prova e controllo, sia nazionali, sia europee.
Oggi l'elicottero Erickson S64 dei vigili del fuoco ha agganciato i rottami della funivia del Mottarone e li ha sollevati.
L'operazione, durata pochi secondi, si è svolta come pianificato.
La 'gru volante' a sei pale ha trasportato il carico, circa una tonnellata e mezza, al campo sportivo di Gignese, da dove è stato trasferito con un camion nel capannone della Provincia al Tecnoparco di Verbania-Fondotoce.