Fondi olimpici: alla Provincia arrivano ulteriori 50 milioni di euro
Incontro ieri a Roma tra il presidente della Provincia con il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e la relativa struttura. Obiettivo un confronto sui temi delle infrastrutture relative alla mobilità e alle opere connesse per le Olimpiadi 2026 e non solo
TRENTO. Riflessione a largo spettro nell'incontro che si è tenuto ieri a Roma tra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, accompagnato dal dirigente del Dipartimento territorio, trasporti, ambiente, energia e cooperazione Roberto Andreatta, con il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e la relativa struttura. Obiettivo un confronto sui temi delle infrastrutture relative alla mobilità e alle opere connesse per le Olimpiadi 2026 e non solo.
Il presidente Fugatti ha ricordato come il decreto del 7 dicembre 2020 abbia assegnato 120 milioni di euro alla Provincia autonoma di Trento per i diversi interventi olimpici, BRT - Bus Rapid Transit per le Valli di Fiemme e Fassa su tutti. Uno di questi interventi riguarda la linea ferroviaria della Valsugana e punta a ridurre le emissioni generate dei treni diesel sulla tratta che in prima battuta non sarà elettrificata, ossia non la tratta Trento-Borgo Valsugana, laddove i materiali rotabili da impiegare dovranno sostituire i treni diesel.
Sul progetto Valsugana ieri dal ministro Giovannini è arrivata la conferma al presidente Fugatti della integrazione, per l'acquisto dei treni e relative infrastrutture di ricarica, di ulteriori 36 milioni che, aggiunti ai 28 già presenti, rappresentano una dote di quasi 60 milioni necessaria all'implementazione della flotta e delle stazioni di distribuzione e produzione.
Il ministro ha poi assicurato il presidente provinciale su una integrazione al fondo Olimpico, che quindi passerà a 170 milioni di euro in totale, di ulteriori 14 milioni per opere connesse e complementari all'evento Olimpico stesso.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Fugatti, che ha quindi tracciato con il ministro un quadro generale delle esigenze di mobilità sostenibile ed infrastrutturali del Trentino, ponendo in primis tra tutte l'esigenza che il Governo inserisca nel contratto di programma con RFI, in ottica pluriennale, sia il finanziamento del lotto prioritario di attraversamento di Rovereto, ricordo del quadruplicamento ferroviario, sia della ferrovia Mori Riva del Garda quale estensione del corridoio TEN T; proprio lo studio di fattibilità della Mori Riva del Garda si concluderà nei primi mesi del 2022: con i 16 km di sviluppo potrebbe rappresentare un preziosissimo arricchimento dell'offerta di mobilità del Basso Trentino e non solo.
Il presidente ha anche affrontato il tema delle aree inquinate di Trento nord, ricordando l'interlocuzione già avviata con il Commissario straordinario ing. Firmi affinché RFI nell'ambito del progetto del bypass di Trento tratti approfonditamente anche questo tema.