«Donne, sc…tevi i cavalli». Valentini (Fratelli d’Italia) ora chiede scusa (ma non troppo)
Il componente della commissione cultura di Gardolo nella bufera dopo la frase che ha provocato un’ondata di indignazione (da Urzì a Segnana). Ma insiste: ci sono anche gli uomini molestati in discoteca
RABBIA Il partito è pronto a cacciarlo
SEGNANA Chiedo rispetto per le donne e le persone
TRENTO. Ha scritto su Facebook «Donne,se non vi piacciono gli uomini, sc...tevi i cavalli» il componente della commissione cultura di Gardolo Luca Valentini (Fratelli d’Italia). Ed il suo partito è pronto ad espellerlo.
Ora Valentini chiede scusa, ma lo fa a modo suo: si scusa per le parole usate ma insiste: c’è anche il problema degli uomini molestati in discoteca.
Scrive il commissario del centrodestra: «A tutte voi donne chiedo scusa, non tanto perché quello che ho scritto era veramente diretto a voi, ma in quanto ho utilizzato delle offese verbali appositamente per uno scopo, di questo vi chiedo perdono.
Non pensavo assolutamente quello che ho scritto, l’ho scritto perché ho capito che in Italia se vuoi far emergere realmente una questione devi utilizzare ogni mezzo, anche il più bruto, il più vile…e questo è il più spregevole. Nessuno dovrebbe mai pronunciare le parole che ho scritto, è una violenza verbale. Scusate se ho cercato un confronto immettendo violenza, ma come volevasi dimostrare ho ricevuto l’attenzione che cercavo per affermare: la violenza non ha genere!
La violenza non ha genere, non dovrebbe averlo, eppure il 25 novembre le Istituzioni ci ricordano che la violenza ha ancora un genere. La violenza verbale, purtroppo, come per altri tipi di violenza, non sono solo le donne a subirla. Sì, la violenza possono subirla anche gli uomini, e io sono uno di loro, sono uno di voi donne che avete subito violenze.
In Italia sono ancora troppo poche le ricerche sulla violenza sugli uomini. Eppure sono tanti gli episodi di violenza, sia fisica sia psicologica. Quei pochi dati che vengono fuori da un’indagine dell’Istat pubblicata per la prima volta nel 2018, analizzando la violenza sul lavoro, ha rilevato anche le molestie a sfondo sessuale ai danni degli uomini. Sono 3 milioni 574 mila gli uomini che hanno subito molestie di questo tipo almeno una volta nella vita, 1 milione 274 mila negli ultimi 3 anni (l’indagine si riferisce al periodo 2015-2016). Un dato inferiore a quello relativo alle donne, ma pur sempre esistente. A differenza della controparte femminile, che subisce molestie sessuali soprattutto sui mezzi di trasporto pubblico, gli uomini risulterebbero molestati più spesso in luoghi come pub o discoteche. Pensate che per noi sia sempre divertente? No, siamo vittime di uno stereotipo imposto dalla società patriarcale, ancora oggi nel 2021.
Perché non si parla di più di Alienazione parentale? E’ una violenza nella violenza. La violenza sugli uomini da parte delle donne le vede denigrare l’uomo, nelle sue capacità familiari, sessuali, dal punto di vista economico e, quando ci sono i figli, quello che avviene spesso è l’alienazione parentale: gli uomini si vedono privati dei loro bambini per mesi o addirittura anni. Situazioni del genere non devono esistere nel 2021, in Italia. Parliamo di violenza, parliamo anche di quegli uomini che subiscono maldicenze, botte e pedinamenti. Donne capita anche noi, non siete sole e non vorremmo esserlo nemmeno noi, abbiamo bisogno di essere compresi anche noi nelle nostre storie di violenza domestica subita. Il tipo di violenza che esercita la donna può essere devastante per la mente maschile.
Perché il 25 non può divenire la giornata mondiale contro le violenze? La violenza non ha genere io dico “NO” a ogni forma di violenza. Ogni essere umano deve potersi sentire sicuro e non dovrebbe subire violenza da parte del proprio partner. A tutti gli uomini che subiscono violenze dico: «Non siete soli, non vergognatevi se a causa delle violenze siete costretti a dormire in auto e lavarvi in una fontana».
A tutti, donne e uomini, ricordo che sono proprio le suddivisioni e le differenze di genere che creano violenza. Rimaniamo fianco a fianco in questa lotta, per una giornata contro la violenza non di genere!» è il messaggio di Valentini.