In giro per Levico con pistola carica e munizioni, arrestati padre e figlio
Bloccati in auto, davanti a un bar, dai Carabinieri i due soggetti della Vigolana: il papà cerca di passare la Beretta al figlio, ma alla fine tutti e due vanno in cella e a casa avevano un altro arsenale
LEVICO. Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri di Rovereto, coadiuvati dai Militari delle Compagnie di Trento e Borgo Valsugana, hanno tratto in arresto due italiani, M.M. e M.S., padre e figlio, rispettivamente di 53 e 18 anni, entrambi residenti nel comprensorio dell’Altopiano della Vigolana, responsabili a vario titolo di porto e detenzione di armi clandestine e munizionamento, ricettazione e possesso di segni distintivi di organo di polizia.
Ieri sera i due soggetti già da tempo monitorati sono stati intercettati e fermati a bordo della loro autovettura nei pressi di Levico Terme. Il padre, già gravato da precedenti specifici, durante l’ispezione al veicolo da parte dei Militari, approfittando della scarsa illuminazione, ha tentato maldestramente di passare al figlio la pistola che portava con sé, ma l’azione è stata subito interrotta dai Carabinieri che hanno provveduto a recuperare l’arma, una Beretta cal. 7.65, carica e funzionante, con matricola abrasa.
All’esito delle successive perquisizioni domiciliari, presso l’abitazione del 18enne in Trento i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una placca di identificazione delle forze dell’ordine e munizionamento da caccia detenuto illecitamente.
Padre e figlio sono stati condotti presso la casa circondariale di Spini di Gardolo in attesa dell’udienza di convalida.