Il «parrucchiere del cuore» Christian Plotegher riceve il cavalierato dal presidente Mattarella
Il riconoscimento per la sua attività di volontario: taglia i capelli ai bambini autistici ed ora ha fondato una associazione ad hoc»: «Le forbici a cuore»
ROVERETO. Dopo il conferimento del titolo di Cavaliere da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella non ci credeva. Lunedì mattina, però, Christian Plotegher è sceso a Roma per ricevere l'onorificenza direttamente dal presidente della Repubblica. «É stata una bellissima festa - racconta - e mi sono commosso. Non ero da solo, ovviamente, perché c'erano tutti i cavalieri del 2020 e del 2021 ma i ringraziamenti di Mattarella mi hanno fatto molto piacere».
A spingere il giovane barbiere verso l'onorificenza, ricordiamolo, è stato uno degli strumenti comunicativi più moderni: il social network. Proprio la diffusione del messaggio sociale del taglio di capelli che ha portato l'Italia a salire a Rovereto è partita da Internet ed ha conquistato il Paese intero. A Christian Plotegher, insomma, ci si è arrivati soprattutto via Facebook.
«Avevo postato l'idea americana del "quiet hour" che da lì è rimbalzata sui siti Internet delle famiglie con figli autistici. Era più che altro un appello ai miei colleghi a non isolare questi ragazzi che avranno dei problemi ma per questo non si possono discriminare». Quella scelta di servire anche chi non è ben accetto per ragioni di, diciamo così, «disciplina», è arrivata dunque fino al Quirinale con il presidente della Repubblica che ha conferito a Plotegher il titolo di Cavaliere.
E a gennaio arriverà un altro premio «romano» grazie all'associazione «Le forbici a cuore» che si pone l'obiettivo di creare una rete nazionale di parrucchieri solidali pronti ed attenti ad accogliere in maniera professionale chi avrà bisogno di qualche attenzione e delicatezza in più». Anche chi è affetto da disabilità come sindrome di Down e autismo, per capirci, potrà tagliarsi i capelli dal barbiere come tutti. E senza essere costretto ad attraversare l'Italia per trovare un salone in grado di servirlo. Questo grazie alla prima associazione italiana di parrucchieri solidali, «Le forbici a cuore» appunto, attivata da Christian Plotegher con tanto di atto firmato dal notaio.
L'idea è quella di formare gli artigiani che vorranno e inserirli in una rete tricolore con tanto di App per facilitare la ricerca sul territorio di barbieri in grado di ospitare ragazzi ed adulti con problemi. Un progetto che è piaciuto molto alla ministra per la disabilità Erika Stefani. L'artigiano di via Indipendenza, d'altro canto, si sta spendendo, senza tanti clamori, per una società inclusiva, che accoglie tutti e cerca di abbattere le barriere fisiche e mentali. E lo fa in silenzio ma con grande passione tanto da attirare gente da ogni parte del Nord Italia. Trattando i clienti più delicati e problematici come gli altri, ovviamente mettendoli a proprio agio e costruendo intorno a loro un'atmosfera familiare.Lui è un barbiere che ormai da qualche tempo si occupa per quattro-cinque ore alla settimana dei bambini autistici, clienti «speciali» che altri saloni non accolgono.
Motivo? Non stanno fermi e ci si mette troppo ad occuparsi di loro «rischiando» di perdere avventori. Di questa sua sorta di volontariato sociale, esattamente un anno fa, si è accorto anche il capo dello Stato che ha deciso di conferirgli un'«Onorificenza al merito della Repubblica italiana». E così il roveretano Christian Plotegher, 46 anni, è Cavaliere. Suo malgrado. Perché, appunto, riflettori e clamore non fanno per lui. «Quando mi ha chiamato la segretaria di Mattarella invitandomi al Quirinale non ci credevo, pensavo fosse uno scherzo». Invece è tutto vero: Christian è uno degli eroi di ogni giorno, distintisi per l'impegno quotidiano nella solidarietà, nel volontariato, per l'attività in favore dell'inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute. Ed è l'unico del Trentino Alto Adige, un'altra eccellenza roveretana, premiato ieri al Quirinale.
Foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica