Pandemia / Il caso

Insulti all'infettivologo Bassetti: si indaga su 9 persone, perquisizione anche per un no vax in Trentino

La polizia di Genova è al lavoro dopo le denunce del noto medico, vittima di messaggi social e di telefonate: il reato ipotizzato per i molestatori è di stalking in concorso

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TRENTO. C'è anche una persona residente in Trentino fra quelle finite nel mirino della polizia di Genova, nell'ambito delle indagini su messaggi inviati al noto infettivologo ligure Matteo Bassetti

La polizia ha eseguito nove perquisizioni nei confronti di altrettanti no vax sparsi su tutto il territorio nazionale, accusati di stalking in concorso ai danni di Matteo Bassetti.

L'indagine, partita dopo le querele presentate dal medico, è stata condotta dalla Digos del capoluogo ligure e ha permesso di identificare 36 persone, responsabili a vario titolo di istigazione a delinquere, atti persecutori, minaccia aggravata, diffamazione e molestie.

Le perquisizioni si sono svolte in provincia di Avellino, Lecce, Milano, Modena, Napoli, Parma e Trento, con il coordinamento della direzione centrale della polizia di prevenzione e la collaborazione dei compartimenti di polizia postale territorialmente competenti.

Il professore qualche mese fa aveva presentato, tramite il suo legale Rachele De Stefanis, una ventina di querele per i continui attacchi subiti.

"La situazione  - spiegava l'avvocato nel settembre scorso - sta ormai diventando insostenibile, e faremo tutto ciò che è necessario per tutelarci. È necessario che la magistratura intervenga, il mio assistito non si sente più sicuro".

Per il professore già dallo scorso dicembre era stata disposta la sorveglianza dinamica.

Alla fine di agosto Bassetti era anche stato inseguito e minacciato da un uomo di 46 anni.

L'aggressore, denunciato dalla polizia per minacce gravi, lo aveva incontrato per strada e aveva iniziato a inseguirlo riprendendolo col telefonino e urlandogli "ci ucciderete tutti con questi vaccini e ve la faremo pagare".

Bassetti si era allontanato e aveva chiamato la polizia.

Gli agenti, insieme alla Digos, hanno poi identificato l'uomo e lo hanno denunciato.

Gli investigatori stavano già lavorando anche per l'identificazione degli utenti che da mesi insultano e minacciano l'infettivologo sui social e via telefono. 

Da qui le perquisizioni che hanno portato la polizia ad agire anche in Trentino.

"Chiedo la tutela dello Stato nei confronti delle persone che minacciano, vorrei che lo Stato punisse queste persone.

Non voglio scorte, voglio che lo Stato punisca le persone che minacciano.

Vengo minacciato da dicembre, da quando è uscito il vaccino: prima lettere anonime, poi minacce per telefono in clinica e all'hotel di mia moglie, è un continuo", aveva detto Bassetti poco dopo l'episodio dello scorso agosto.

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