Fugatti, maratona vaccinale deludente sulle prime dosi: ne prevedevamo 25 mila, finora sono solo 4 mila
Il presidente della Provincia è intervenuto oggi, 7 dicembre, all'incontro con i colelghi dell'Euregio convocato per fare il punto sulla pandemia e ha sottolineato che in Trentino c'è un aumento preoccupante dei casi e dei ricoveri ospedalieri
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TRENTO. "Su 75.000 trentini non vaccinati pensavamo di arrivare a 25.000 prime dosi e siamo oggi a 4.000. La vaccinazione resta in ogni caso l'unico modo per evitare scenari difficili per la salute e l'economia".
Lo ha affermato - riporta una nota - il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, intervenendo all'incontro tra i presidenti dell'Euregio convocato in videoconferenza per fare il punto sulla pandemia.
Fugatti, che ha promosso l'incontro, ha sottolineato che in Trentino c'è stato un aumento dei contagi e dei casi che necessitano il ricovero ospedaliero: cresce il rischio del passaggio in zona gialla.
Inoltre, e ha presentato il progetto di "maratona vaccinale" in corso, rilevando segnali negativi sulla somministrazione delle prime dosi ai non vaccinati.
Sul tema, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha spiegato come l'Alto Adige si trovi già in zona gialla, con l'obbligo di mascherine all'aperto se non è garantita la distanza sociale, mentre ha evidenziato come la provincia sia "al di sotto anche della media italiana nel numero di vaccinazioni rispetto alla popolazione".
Il capitano del Tirolo, Günther Platter, ha ricordato i numeri del covid che hanno portato alla decisione del lockdown di tre settimane in Austria.
"Avevamo una incidenza di 1.350 casi per 100.000 abitanti, grazie al lockdown, entrato ora nella terza settimana, l'incidenza si è praticamente dimezzata, passando a 713 casi.
La previsione è che si abbassi ancora nei prossimi giorni", ha detto Platter, sottolineando come, a causa delle severe misure restrittive, la stagione turistica in Tirolo non è ancora partita.
Kompatscher ha sottolineato alcuni aspetti sul fronte vaccinale: "Solo poco più del 55 per cento dei giovani altoatesini fra i 12 ed i 19 anni è vaccinato, mentre nel resto del Paese si supera già il 70%".
E ha aggiunto che il quadro pandemico peggiora: "I ricoveri di pazienti covid-19 continuano ad aumentare e, anche se qualcuno guarisce e lascia la terapia intensiva, i numeri non scendono.
C'è un movimento forte e questo preoccupa gli esperti dell'Azienda sanitaria.
L'indice Rt sta diminuendo ma è ancora sopra 1 e finché non va sotto il numero delle infezioni non diminuisce".
Di qui un nuovo appello alla vaccinazione. "È importante che riusciamo a convincere ancora più persone a farsi vaccinare o a prendere la terza dose - ha concluso Kompatscher - per questa ragione abbiamo promosso una campagna straordinaria nel fine settimana e speriamo che tanti non vaccinati si convincano".