Andrea Miorandi, ex sindaco di Rovereto, direttore di Dolomiti Ambiente (ma per concorso, ed è davvero un grande esperto)
Prima della politica, è stato in pratica il primo in Italia a occuparsi di raccolta differenziata: da «enfant prodige» a imprenditore, dopo la parentesi politica torna a occuparsi di rifiuti di Trento e di Rovereto
ROVERETO. È lui l'«inventore» della raccolta differenziata dei rifiuti in Trentino. E forse anche in Italia. Un enfant prodige della tutela ambientale che ha bruciato le tappe e che, a un certo punto, si è trovato addirittura con la fascia tricolore addosso come sindaco di Rovereto. Andrea Miorandi, da metà gennaio, sarà il nuovo direttore di Dolomiti Ambiente, il braccio armato nella gestione dei rifiuti di Dolomiti Energia.
Subentrerà a Carlo Realis Luc che andrà in pensione e che, per capirci, ha guidato l'azienda speciale fin dalla sua fondazione. E proprio in quegli anni, parliamo degli albori del primo decennio del nuovo millennio, si parlava già di Miorandi come faro guida. Con tanto di notizia uscita in maniera del tutto informale ma che ha intasato i canali Internet.
L'allora primo cittadino di Rovereto, d'altro canto, era il massimo esperto di spazzatura da suddividere e riciclare. Dopo la laurea in scienze ambientali all'università di Parma (a Rovereto si era diplomato all'Itt Marconi di Sant'Ilario) ha infatti introdotto nello Stivale la differenziata.
Un pugno allo stomaco per tutti, all'epoca, tanto che azioni ordinarie come separare la carta o l'organico allora sembravano operazioni difficilissime, quasi fosse opera di un proctologo.Il passaggio alla guida della più grande azienda trentina che si occupa di rifiuti, insomma, è più di un presagio.
Miorandi, d'altro canto, dopo la laurea si è inventato la società Idecom poi diventata una divisione del colosso altoatesino Ladurner Spa che si occupa proprio di rifiuti (fu lo stesso Miorandi infatti a presentare alla città, diversi anni prima di candidarsi sindaco, la prima raccolta porta a porta).
Ovviamente chi mastica politica come fosse chewing gum registra questa nomima coma la zampata del Pd sulla conferma della Lega alla guida della Provincia. Ma, per capirci, chiariamo subito che Andrea Miorandi - pur sindaco del Pd dal 2010 al 2015 - ha vinto il concorso.
Nessuna spinta politica, dunque, ma doti personali.Da metà gennaio, comunque, sarà l'ex primo cittadino a caricarsi sulle spalle Dolomiti Ambiente. E, soprattutto, a gestire una partita che si trascina da anni: la gestione del ciclo idrico integrato.
Tornando alla «monnezza», i roveretani si ricorderanno di sicuro l'introduzione della raccolta differenziata avviata dal sindaco Roberto Maffei con assessore all'ambiente Walter Nicoletti. Il consulente chiamato a rompersi le scatole per spiegare casa per casa come si doveva fare per smaltire i rifiuti in maniera corretta era proprio il giovane Andrea Miorandi. Che ora guiderà l'azienda provinciale deputata ad occuparsi di rifiuti.
La partita, al di là di raccogliere immondizia e separarla per restituirne a nuova vita il più possibile, è di quelle grosse. Perché da anni c'è in ballo la società «in house» per gli scarti e l'acqua. Una trasformazione bloccata dal «bubbone» di Trento che, per riappropriarsi delle reti vendute ormai decenni fa, deve sborsare 40 milioni di euro. Rovereto, invece, con circa 4 milioni sarebbe a posto.