Lutto nel mondo sindacale trentino, è morto Angelo Finocchiaro
È stato il segretario generale della Fiom negli anni delle battaglie operaie, poi ha guidato per otto anni il sindacato dei pensionati
TRENTO. La Cgil del Trentino perde un altro dei suoi dirigenti. È morto questa notte Angelo Finocchiaro, a lungo dirigente sindacale in Via dei Muredei. Finocchiaro è stato segretario generale della Fiom provinciale negli anni ‘70 e poi, all’inizio degli anni ‘90, è diventato segretario dello Spi del Trentino. Finocchiaro è stato uno dei milioni di lavoratori che negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso sono emigrati al Nord dell’Europa e d’Italia.
Nato a Badolato in Calabria, giovane diplomato lascia il suo paese per trovare lavoro in Germania. Arrivò a Rovereto nel 1969, assunto dalla Grundig, industria tedesca che lì si era appena insediata, impiegando oltre 1.300 giovani, operai, operaie e impiegati per produrre televisori a colori. Ha partecipato attivamente alle lotte operaie di quello che rimarrà uno straordinario periodo per l’affermazione dei diritti dei lavoratori.
Diventato delegato Fiom alla Grundig di Rovereto, nel 1975, entrò in segreteria della FLM per seguire la zona di Trento; nel 1978 Flavio Berti lo chiamò in segreteria della Cgil provinciale per la componente comunista. Rimase in confederazione come responsabile di zona del Basso Sarca fino al 1991. Diventò poi presidente del Comitato direttivo provinciale della Cgil e presidente del Comitato Inps.
Nel 1992, Luciano Carlini segretario SPI, lo volle al suo fianco nella segreteria dello sindacato dei Pensionati che ha successivamente guidato dal 1993 fino al 2001. Allo Spi ha ricoperto vari ruoli e ha continuato a militare da semplice pensionato fino a quando la malattia non lo ha costretto a lasciare l’attività nella sua amata CGIL del Trentino, alla quale ha dedicato oltre cinquant’anni anni della sua vita.