Pandemia / I numeri

Covid in Trentino: quadro pesante, altri 392 contagi e un decesso. Fugatti: gran parte dei positivi e dei malati sono non vaccinati, altrimenti saremmo rimasti in zona bianca

Il punto sull'andamento in una conferenza stampa nella quale sono stati diffusi i dati dell'occupazione ospedaliera che riguarda in assoluta maggioranza la minoranza non vaccinata della popolazione: un nuovo forte appello a tutti affinché si scelga l'immunizzazione. Tamponi anche ai vaccinati per partecipare ai grandi eventi? La contrarietà di Fugatti: "Messaggio distorsivo" - I GRAFICI

ALTO ADIGE Covid, altri due morti e 401 nuovi contagi nelle ultime 24 ore
L'INDAGINE Scoperti anche in Trentino medici e infermieri al lavoro ma non vaccinati

TRENTO. Giornata pesante per la diffusione del coronavirus in Trentino.

Sono 392 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore e si segnala anche un decersso..

I pazienti ricoverati sono 119, dei quali 23 in rianimazione. Si registrano cinque nuovi ingressi e otto dimissioni.

I dati sono stati diffusi dall'assessora Stefania Segnana e dal presidente Maurizio Fugatti in una conferenza stampa nella quale si è rilanciato l'appello alle vaccinazioni, sia per le prime sia per le terze dosi.

Il decesso, che ha riguardato una persona non vaccinata, è avvenuto in ospedale.

Dei nuovi contagi, 132 sono stati individuati con i tamponi molecolari e 260 con i tamponi antigenici, su un totale di 9.869 test effettuati.

La maggior parte (250 casi) riguarda persone nella fascia di età tra i 19 e i 59 anni.

Covid, in Trentino 392 nuovi contagiati, 23 pazienti in terapia intensiva, un decesso

Sono 392 i nuovi contagi registrati in Trentino nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati sono 120, dei quali 23 in rianimazione. Un decesso.

"Oggi - ha rilevato Fugatti - 217 nuovi contagi fra i 70 mila non vaccinati, 99 riguardano persone vaccinate con o senza terza dose, riferite però a una platea complessiva di oltre 400 mila persone.

Ecco i dati riferiti da Fugatti: il 55% del contagiati di oggi sono persone nnon vaccinate, altre 76 sono persone che erano state vaccinate ma che non hanno fatto la terza dose dopo il quinto mese, il 25% ha avuto il ciclo vaccinale completo.

Questo il grafico interattivo dell'andamento dei morti (fonte: Apss/trentinodigitale)

"L'incidenza del contagio, dunque, è molto maggiore fra i non vaccinati.

Se guardiamo ai 119 ricoverati di oggi, vediamo che 62 (oltre la metà) non sono vaccinati; 32 (il 27%) hanno ancora da fare la terza dose e il 21% sono persone con ciclo vaccinale completo).

Se togliessimo ai 119 ricoverati i non vaccinati, oggi saremmo in zona bianca, invece rischiamo l'area arancione.

Il numero dei contagi

Questo è chiaramente dovuto ai non vaccinati.

Il peso sul sistema sanitario è sempre più consistente, le restrizioni non ci sarebbero senza non vaccinati. Invito chi ancora non si è vaccinato a riflettere su quanto pigrizia, scetticismi e egoismo pesino sull'intera comunità dal punto di vista sanitario, sociale ed economico", ha sottolineato Fugatti.

"Ma veniamo - ha aggiunto - alle terapie intensive: oggi i pazienti sono 23, di questi malati i non vaccinati toot-court sono 15 (il 65%), 4 hanno la vaccinazione senza però terza dose dopo il quinto mese, mentre altri 4 hanno ricevuto anche la terza dose. Ricordiamoci sempre però che i non vaccinati apaprtegono a una minoranza della popolazione, quindi proporzionalmente pesano molto di più. Anche in questo caso se queste persone si fossero vaccinate, oggi saremmo ancora in zona bianca".

L'andamento dei ricoveri

Da qui il nuovo appello ai 70 mila non vaccinati affinché cambino idea.

 

Fugatti è intervenuto anche sulla questione dei tamponi anche ai non vaccinati per partecipare ai grandi eventi, un'ipotesi al vaglio ora del governo: "A prescindere dagli aspetti scientifici, esprimo una perplessità riguardante gli effetti distorsivi della comunicazione alle persone già vaccinate. Sono le riserve già espresse dalle autonomie locali", ha rilevato.

Il direttore Apss, Antonio Ferro, ha rilevato che per chi ha fatto la terza dose a 5 mesi i casi di ricovero sono 4 su 100 mila, fra chi non l'ha ancora fatta sono 33 su centomila.

I dati per Comune

"Ma il dato pesantissimo riguarda i non vaccinati: 96 su centomila abitanti", cioè oltre venti volte di più rispetto a chi ha compeltato il ciclo.

E sulle rianimazioni, ha sottolineato Ferro, il dato è ancora più impressionante.

L'effetto di questo scenario drammatico è la necessità di sospendere altre terapie, interventi importanti cardiovascolari o oncologici, che prevedeno un passaggio del paziente in rianimazione: dunque si è costretti a rinviare, con il rischio che le malattie nel frattempo peggiorino.

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