Tre «grandi elettori» regionali per eleggere il Capo dello Stato: in pista Noggler, Fugatti deve decidere se lasciare il posto a Paccher, e Sara Ferrari in pole per le minoranze
Le votazioni inizieranno il 24 gennaio, e comportano probabilmente una lunga permanenza a Roma: il Trentino Alto Adige esprime tre nomi, Fugatti tentato di esserci (come Zaia)
TRENTO. In vista delle elezioni del presidente della Repubblica, (prime votazioni fissate per il 24 gennaio), il Consiglio regionale del Trentino Alto Adige si riunirà a breve per indicare i tre grandi elettori, che spettano alla Regione.
Come ha spiegato il governatore altoatesino Arno Kompatscher all'ANSA, come già avvenuto in passato, ci saranno due grandi elettori in rappresentanza della maggioranza, uno di lingua tedesca e uno di lingua italiana, mentre il terzo (anche di lingua italiana) sarà indicato dall'opposizione. "Questo corrisponde in grande linee alla rappresentanza dei gruppi linguistici in Regione", ha spiegato Kompatscher.
Nel 2015 i grandi elettori della maggioranza furono l'allora presidente e l'allora vicepresidente del Consiglio regionale, Chiara Avanzo (Patt) e Thomas Widmann (Svp), quello dell'opposizione invece il consigliere provinciale Alessandro Urzì (ora Fdi).
Ci sono però dei retroscena. Come l’amico governatore del Veneto, Luca Zaia, anche il presidente leghista della Provincia di Trento e della Regione Trentino Alto Adige, Maurizio Fugatti, sarebbe tentato di entrare a far parte dei grandi elettori del presidente della Repubblica, espressione delle Regioni.
Ogni Regione ha diritto di inviare a Roma tre delegati, due di maggioranza e uno dell’opposizione. Per la maggioranza, è prassi che vengano indicati il presidente della Regione (che è Fugatti) e il presidente del consiglio regionale, oppure il presidente e il vicepresidente del consiglio regionale, perché ci sono governatori che rinunciano, per non ritrovarsi bloccati nella capitale per più giorni nelle votazioni.
Nel caso del Trentino Alto Adige il presidente del consiglio regionale è il sudtirolese Josef Noggler (Svp), mentre il vice è Roberto Paccher (Lega). L’indicazione di Noggler è dunque scontata, mentre quello di Paccher potrebbe restare il pista qualora Fugatti rinunciasse all’ultimo a questo impegno, visto che comporta una lunga permanenza a Roma.
La settimana prossima sarà convocato il consiglio regionale per nominare i tre grandi elettori. Nel 2015 il presidente Rossi passò la mano. Ora, le forze politiche di minoranza trentine e altoatesine dovranno trovare un accordo per convergere su un nome, che di solito è espresso dal partito più rappresentativo per numero di consiglieri, che è il Pd. I dem proporranno la capogruppo Sara Ferrari, che dice: «Attendo di condividere la mia candidatura con le minoranze del consiglio regionale, per essere una delegata ampiamente rappresentativa. Personalmente dopo tanti anni in cui ho avuto occasione di rappresentare il mio territorio e la mia comunità, se potrò essere una grande elettrice, lo considero un grande onore e un’emozione unica».