Senza mascherina al cda del Mag, la furia di Sgarbi contro l’Adige: «Giornalisti del c...»
Sfogo social del presidente del Museo Alto Garda: l’assessore Grazioli applaude, il Pd attacca, la sindaca Santi tace
All'indomani della prima riunione del nuovo cda del Mag con la presentazione della mostra «Da Raffaello a Canaletto, le collezioni del principe del Liechtenstein», il presidente Vittorio Sgarbi in un video postato sulla sua pagina Facebook ha censurato pesantemente («giornalisti del c....») il fatto che il quotidiano «L'Adige» abbia fatto notare che dal suo arrivo alla sua partenza, riunione compresa, il parlamentare e sindaco di Sutri sia rimasto sempre senza mascherine nonostante si trovasse in un ambiente chiuso assieme ad altre 11-12 persone.
Un video condiviso subito dall'assessore leghista Luca Grazioli con il titolo «Grandissimo Vittorio Sgarbi»: sia uno (Sgarbi, tra l'altro sindaco di un Comune) che l'altro (Grazioli, assessore comunale) sono pubblici ufficiali e le regole devono rispettarle e le dovrebbero far rispettare da tutti.
Sulla vicenda ha preso posizione ieri il gruppo consiliare del Partito Democratico che censura il comportamento di Sgarbi, di Grazioli e il «silenzio» della sindaca Santi «che - osserva tra l'altro il consigliere Gabriele Bertoldi - manca di coerenza: tollera il porsi sopra le regole di Sgarbi, mancando al suo dovere, ma qualche giorno fa sulla vicenda del tennista Djokovic scriveva "le norme possono costare fatica ma vanno rispettate e fatte rispettare".
Quando si dice la coerenza...». Il Partito Democratico parla in una nota di «sproloqui» da parte del neo presidente del Mag e sottolinea di doppio comportamento dell'amministrazione di centrodestra autonomista: «Cinque giorni prima per essere andati in consiglio con green pass e mascherina siamo stati additati come irresponsabili e pesantemente ripresi. Venerdì 15, due piani sopra, Vittorio Sgarbi, appena nominato presidente del MAG, se ne sta tranquillamente senza mascherina in barba ad ogni norma. Il modo di porsi di Sgarbi ormai lo conosciamo, ma la cosa grave è che la Sindaca Santi lasci correre».
A questo si aggiunge la condivisione dell'assessore Grazioli: «Non è nuovo Grazioli a sparate sconsiderate, in passato ha consigliato per gli immigrati un viaggio nei campi di concentramento di Buchenwald, ha definito in consiglio comunale i tesserati del PD "peggio dei cani" e una settimana fa ha dichiarato che "Drena fa l'indiana" per un mancato conguaglio tra i comuni che poi si è scoperto di soli 241 euro - scrive il gruppo dem - Ci auguriamo che nei prossimi giorni la sindaca Santi faccia quattro semplici cose: si scusi con la cittadinanza per il comportamento, irrispettoso dei sacrifici fatti da tutti, tenuto da Sgarbi; porga anche lei la sua solidarietà ai giornalisti, insultati per aver fatto il loro lavoro; richiami il neo presidente del Museo perché rappresenti più degnamente l'istituzione museale e il territorio; dopo l'ennesimo intervento fuori le righe di Grazioli, non ritiene di dover trarre le dovute conclusioni ritirando le deleghe assegnate. Se Riva del Garda fosse ancora un luogo rispettoso delle istituzioni e soprattutto della nostra comunità, queste quattro semplici azioni sarebbero già avvenute. Se la sindaca facesse seguire i fatti alle roboanti dichiarazioni pubbliche che rilascia, le dimissioni di Grazioli sarebbero già sul suo tavolo».