Un museo per i Vigili del fuoco del Trentino, e una nuova sede della Federazione a Ravina
Ieri l’assemblea dei comandanti dei Corpi, con l’annuncio del presidente Pederiva: accordo con la Fondazione Museo Storico, parte la ricerca di documenti e materiali
TRENTO. Si è svolta ieri sera l’assemblea dei comandanti dei corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino, chiamata ad approvare il bilancio preventivo 2022 e pluriennale per gli anni 2023 e 2024 e la relazione programmatica. Data la delicata situazione sanitaria l’assemblea non è stata convocata in presenza, bensì nelle 13 sedi delle unioni distrettuali collegate in videoconferenza con la Federazione provinciale.
Il bilancio preventivo per l’anno in corso pareggia a 1 milione 486 mila euro, mentre quello relativo agli esercizi 2023 e 2024 si attesta, per ora, a 499 mila euro.
Il presidente della Federazione, Giancarlo Pederiva, nella relazione programmatica ha affrontato vari argomenti: dalle assicurazioni ai nuovi piani di allertamento (operativi sull’intero territorio provinciale dallo scorso 15 gennaio), dall’installazione delle radio veicolari (che verrà completata entro l’anno) alle iniziative pensate per gli allievi, il settore che maggiormente ha risentito degli effetti della pandemia.
A luglio di quest’anno sono in programma in Slovenia le Olimpiadi CTIF rivolte agli allievi vigili del fuoco. Un appuntamento al quale il Trentino si presenterà con due squadre (una femminile ed una maschile o mista).
Accanto ai 168 comandanti, presenti in videoconferenza anche Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento ad assessore alla Protezione civile, la dirigente del Servizio provinciale antincendi Ilenia Lazzeri, ed i vigili del fuoco onorari.
Fugatti ha annunciato che è stato avviato l’iter tecnico che porterà alla realizzazione della nuova sede della Federazione a Ravina ed assicurato che «la giunta provinciale già a partire da quest’anno ha individuato le risorse finanziarie che serviranno per coprire gli investimenti prioritari segnalati dagli ispettori relativamente alle caserme».
Grande spazio è stato riservato, durante l’assemblea di ieri sera, ad un ambizioso progetto di ricostruzione della memoria storica che, nelle intenzioni del comitato di presidenza della Federazione, si concretizzerà nella costituzione di un museo dedicato ai vigili del fuoco volontari del Trentino.
«Sempre più spesso riscontriamo nelle nuove leve una non conoscenza del nostro passato ed in particolare delle motivazioni che hanno spinto i nostri antenati ad intraprendere la strada dell’autonomia organizzativa contro il pericolo del fuoco. Una carenza - sono le parole del presidente Pederiva - che può portare ad una libera interpretazione delle finalità del nostro movimento, con la prevedibile conseguenza che vengano persi di vista i pilastri fondamentali del volontariato, della gratuità e dell’autonomia gestionale ed organizzativa dei corpi».
Un progetto che vede camminare fianco a fianco Federazione dei vigili del fuoco volontari e Fondazione Museo storico del Trentino e che a fine novembre ha visto la presentazione del documentario dedicato all’intervento del contingente trentino in occasione del terremoto dell’Irpinia nel 1980.
«Mantenere viva la memoria di chi siamo e del sacrificio di chi ci ha preceduto», come ha spiegato Pederiva, è l’obiettivo e il filo conduttore dell’operazione di recupero della memoria storica, da perseguire in primis attraverso il confronto con i vigili anziani (i cosiddetti fuori servizio) ma anche con il censimento e la catalogazione dei numerosi documenti presenti negli archivi comunali e dei corpi che porterà alla realizzazione di un catalogo fotografico dei preziosi cimeli e soprattutto di un museo dei vigili del fuoco volontari del Trentino.