Impazzano le meteocipolle: ecco le indicazioni mese per mese (però i risultati sono molto divergenti)
Fra tradizione e divertimento, c’è chi assicura che sono affidabili al 90%. Ma poi il pronostico cambia di molto anche a pochi chilometri di distanza...
TRENTO. Scienza o tradizione? Gioco o divinazione? Di chi ti fidi di più? Gli stati d’animo sono senz’altro controversi. In un tempo lontano ci si fidava di più della tradizione, e i malanni si curavano con i suggerimenti della nonna che venivano dall’esperienza di secoli. Poi arrivò il primato della scienza. Ma imperturbabili a dispetto di tutte le chiacchiere, ci sono anche quelli che celebrano il rito del meteo fatto in casa. E come si fa il meteo in casa? Con le cipolle.
La notte fra il 24 ed il 25 gennaio, anniversario della conversione di San Paolo, le cipolle esposte sul davanzale emettono il loro verdetto. Sarà un anno umido, secco, mezzo e mezzo? C’è appunto chi legge le previsioni nell’umidità delle cipolle. Perché, diciamolo, chi si fida dell’aeronautica militare, di Meteotrentino e di tutti gli altri enti? Ti dicono che domani il tempo sarà bello, con cielo sereno ed annuvolamenti locali. Locali dove? Allora meglio le cipolle.
Le meteocipolle impazzano: da quelle più famose (i mitici fratelli Job della Val di Non e il Mario Paoli al bar Touring di Pergine, su tutti). QUI IL VIDEO
Ci sono poi quelle artigianali fatte in casa (come queste del nostro lettore Patrizio Lucca di Gardolo.
Vanno prese per quello che sono, una tradizione contadina. Ma per chi invece pretende l’accuratezza, le cose si complicano. Come in Valle del Chiese.
A Storo Gianni Berti (agricoltore) ha ereditato la passione dal papà, e ogni anno fornisce il responso. Come sarà il 2022? Intanto com’è stato il 2021? Uomo di incrollabili certezze: «Più del 90% esatto», scandisce. Allora partiamo con il 2022: febbraio e marzo asciutti; aprile poco bagnato; maggio tutto bagnato; giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre asciutti (per la verità qualche temporale non mancherà a metà estate); novembre poco bagnato, dicembre e gennaio 2023 asciutti.
Ora ecco il confronto con le cipolle di Dasindo, nel Lomaso, terra di provata fede agricola, nelle Giudicarie Esteriori. Sono state messe sulla finestra dalla signora Paola Dalponte. Qui già c’è una discrepanza: infatti febbraio e marzo sono dati bagnati, mentre a Storo sono (sarebbero) asciutti. Contrario o quasi anche aprile, per la signora asciutto. Va meglio a maggio, su cui le cipolle si incontrano nel segno dell’umidità, anche se più energica per Storo e meno per Dasindo. Umidiccio anche giugno mezzo bagnato e mezzo asciutto a Dasindo, mentre per Storo comincia la siccità.
Dove le due previsioni si incontrano è nell’estate: luglio, agosto e settembre saranno per entrambe asciutti. Insomma, signori, un’estate da abbronzatura, con buona pace dei contadini che vorrebbero anche un po’ d’acqua. Le divergenze riprendono in ottobre, per la signora bagnato. Ma diventano irreparabili in dicembre e gennaio, bagnati a Dasindo, asciutti a Storo.
Che fare? Mah! Chiamiamo Meteotrentino?