Si allargherà via Venezia far passare meglio gli autobus e proteggere i pedoni
Via libera in Comune alla mozione che prevede un importante intervento in una delle arterie più frequentate della città. Oggi le persone sono costrette a camminare sul ciglio, mentre per i bus "autosnodati" che salcono dalla piazza ci sono grandi difficoltà di manovra
TRENTO. Approvata all'unanimità in consiglio comunale, la mozione (primo firmatario Michele Brugnara insieme a Renato Tomasi, Alessandro Dal Ri e Stefano Bosetti), che chiede un allargamento di via Venezia per migliorare il transito degli autobus autosnodati e garantire la sicurezza pedonale.
Una questione non nuova quella del congestionamento del traffico tra la rotatoria di S. Donà e Port'Aquila ma che, se possibile, si è ulteriormente aggravata con la recente introduzione a servizio dell'utenza universitaria - settembre 2021 - di tre nuovi bus autosnodati sulla linea 5, per cui oggi quasi tutte le corse dei giorni feriali e del sabato sono effettuate con i bus da 18 metri.
Intuibili le difficoltà di manovra per autobus di queste dimensioni soprattutto per la presenza lungo tutto il percorso di curve e contro curve che, in caso di incrocio con altri mezzi pesanti, costringono gli autisti a fermarsi con conseguenti pesanti rallentamenti e code soprattutto nelle ore di punta.
Non solo ma come sottolineato nel documento «... il tratto di Via Venezia tra Via Cavalieri e Ponte Lodovico è privo sia di marciapiede che di spazio dedicato alle bici ed è privo di banchina.
I pedoni camminano sul bordo della sede stradale con evidente rischio di investimento; come pure è evidente il rischio che corrono i cittadini che transitano in bici, utenti che crescono di giorno in giorno grazie alla diffusione della bici a pedalata assistita...».
Ecco quindi l'invito dei quattro consiglieri comunali a «... elaborare, dopo un opportuno confronto con Trentino Trasporti e con la Circoscrizione Argentario, un progetto di fattibilità tecnica ed economica per l'allargamento di Via Venezia nel tratto tra Via del Corallo e Ponte Lodovico».
Due gli obiettivi: garantire agli autobus di maggior dimensioni (autosnodati) di transitare in questo tratto stradale senza doversi più fermare in caso di incrocio con altri autobus e mezzi pesanti e garantire adeguata sicurezza sia per i pedoni che per i ciclisti che transitano in quel tratto realizzando specifici percorsi protetti.
L'intervento (del costo presumibile di 640.000 euro) dovrà essere finanziato con le prossime variazioni di bilancio "sulla base delle risorse finanziarie disponibili".
Certo l'introduzione in quasi tutte le corse della linea 5 e fino al capolinea di Oltrecastello degli ingombranti autobus snodati sta provocando non pochi problemi e proteste anche "a monte" del centro di Povo: carreggiata stretta con curve pronunciate, rotatorie di inversione difficoltose (via Cascata, Oltrecastello, via Borino) e costante pericolosità per automobilisti e pedoni.
Tra l'altro con mezzi che diventano "carri bestiame" (copyright studentesco) fino in piazza a Povo per poi essere quasi completamente vuoti nel resto del tragitto. Una situazione forse comprensibile nell'emergenza sanitaria per il necessario distanziamento ma che in prospettiva forse merita un ripensamento da parte di Comune e Trentino Trasporti.