Concerto di Vasco Rossi, Roma risponde picche a Fugatti: la linea del Brennero non può essere interrotta
La Provincia aveva chiesto di fermare il traffico ferroviario per permettere un deflusso dopo il concerto. Da Roma fanno sapere che non si può fare. Il presidente della giunta però non si arrende: previsto un nuovo incontro
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TRENTO. Concerto di Vasco Rossi, brutte notizie dalla Capitale. La Provincia aveva chiesto di fermare il traffico ferroviario per permettere un deflusso dopo il concerto. Da Roma fanno sapere che non si può fare.
Si calcola che, finito l’evento, almeno 50mila persone potrebbero riversarsi sulla tangenziale. Poter avere o meno quello sbocco, farebbe una certa differenza. «Non è semplice – aveva ammesso il dirigente provinciale Raffaele De Col, negli scorsi giorni – si va a mettere mano anche alla programmazione di treni internazionali». Ci aveva visto giusto. Oltre al parere favorevole di Rfi e di Trenitalia, per interrompere parzialmente la linea del Brennero serve il via libera anche del Ministero dei Trasporti.
Il presidente della Provincia è pronto ad ulteriori confronti. Maurizio Fugatti si augura ancora che con Rfi e gli altri interlocutori si possa raggiungere un protocollo per consentire l’attraversamento della linea ferroviaria verso la tangenziale nelle zone individuate.
“Saranno adottate specifiche misure anche in termini di viabilità – ha ricordato Fugatti nel’ultimo consiglio provinciale –. In particolare verrà coinvolto il sistema di Protezione civile, con un piano di operativo che attiverà la sala operativa provinciale, coinvolgerà le strutture operative della Provincia oltreché dell’organizzazione dell’evento. L’Autostrada del Brennero sarà l’elemento cardine per la gestione dell’accesso e del deflusso dei veicoli degli spettatori e per questo è stato coinvolto il direttore tecnico di A22, l’ingegner Carlo Costa, che ha dato la propria disponibilità a coordinare la mobilità a supporto del dirigente generale del dipartimento Protezione civile”.