Omicidio di Agitu, Suleiman Adams condannato a vent’anni di carcere
Oggi la sentenza per omicidio volontario e violenza sessuale: il ghanese riconosciuto colpevole, la pena è più alta di quella richiesta dal pm Benelli, udienza con il rito abreviato
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LA CONFESSIONE L'uomo sotto accusa parla
TRENTO. E’ stato condannato a vent’anni di carcere – più della pena richiesta dal pm Benelli – Sulejman Adams. La sentenza al termine del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Agitu Ideo Gudeta. Sul banco degli imputati il reo confesso, Suleiman Adams, ghanese di 33 anni che ha accolto la pronuncia in silenzio.
Il pubblico ministero Giovanni Benelli aveva chiesto per lui la pena di 19 anni e 4 mesi, i giudici della Corte d’Appello hanno aumentato la condanna.
Sul piano giudiziario, la vicenda era già indirizzata. Adams aveva ammesso: è stato lui la sera del 29 dicembre 2020 ad uccidere a martellate Agitu nella casa di Frassilongo, in valle dei Mocheni. L'imputato è stato condannato per omicidio volontario e violenza sessuale.
Per i legali della famiglia Agitu un chiaro caso di femminicidio, mentre la difesa aveva puntato ad ottenere una pena meno pesante sostenendo il movente economico. La vittima - così la loro versione - avrebbe avuto dei debiti con Adams. Ma per i giudici non solo c’è stato un femminicidio, ma anche una violenza sessuale.