Televisione / Emittenza

Conclusa la transizione al nuovo digitale terrestre: ok, dovrete risintonizzare ancora (e non sarà l’ultima volta)

Da ieri, con la zona della valle dell’Adige, Rotaliana e Valle dei Laghi, terminato il «refarming». Ma poi dall’8 marzo dovrete risintonizzare la tv per l’adozione del nuovo standard Mpeg-4. Problemi? Ecco la mail e il numero di telefono di assistenza

TRENTO. L’era della TV digitale, con le trasmissioni in alta definizione e i nuovi servizi interattivi, è realtà da oggi in Trentino. Proprio ieri sera siè concluso il «refarming» delle frequenze televisive nelle aree centrali del Trentino.

Dall’8 febbraio ad oggi, l’intera provincia ha visto, area per area, il cambio delle frequenze con l’adeguamento degli impianti di trasmissione, valle per valle.

Se ieri sera avete avuto problemi nella ricezione (soprattutto per i canali Rai), oggi dovrebbe essere tutto a posto, e bisognerà però fare una nuova risintonizzazione (anche se l’avete fatta nei giorni scorsi). 

Ecco come si fa nella nostra videoscheda

È arrivata la nuova tv digitale: ecco come risintonizzare gli apparecchi - Videoguida

Per alcuni è stata una (brutta) sorpresa: accendendo il televisore su uno dei canali Rai, ci si trovava davanti uno schermo desolatamente nero. Nulla di tragico: è il refarming. Che poi vuol dire che è iniziata la migrazione verso la nuova Tv digitale, che implica una riassegnazione (il refarming appunto) delle frequenze alle varie emittenti. Cosa fare? Basterà avviare la risintonizzazione. Gigi Zoppello ci spiega come.

«Il refarming - hannop spiegato ieri Massimo Conci di Rai Way e Paolo Modena di Ei Tower - ha interessato in diversi giorni le diverse valli del Trentino ma anche zone a cavallo tra Trentino ed Alto Adige a causa della dislocazione degli impianti. Nel pomeriggio di oggi contiamo di completare la mappatura delle nuove frequenze in tutti i 166 Comuni del Trentino».

Un’altra indicazione circa il buon esito delle attività è il contenuto numero di richieste di supporto arrivato a Trentino Digitale e al numero verde del Mise: «Gli utenti hanno segnalato difficoltà temporanee di visione di alcuni canali - spiega Paolo Simonetti, dirigente generale della Provincia autonoma di Trento -, imputabile alla concomitanza delle attività in zona, ma non abbiamo mai registrato criticità di area. Questo non era affatto scontato, considerato la quota elevata in cui si trovano gli impianti e le condizioni invernali in cui si sono trovati ad operare la squadre dei tecnici».

Buona parte delle risposte agli utenti è arrivata dal sito Trentino in Rete che ha attrezzato, grazie a Trentino Digitale, una sezione dedicata alla nuova TV digitale. Nell’ultima settimana il sito ha registrato l’accesso di circa 10 mila utenti unici che hanno consultato in particolare tre pagine: le informazioni sul refarming, i video sulla verifica della compatibilità del televisore con i nuovi standard e sull’accesso agli incentivi. 

Se avete ancora problemi dopo aver risintonizzato, i contatti di  Trentino Digitale - Area Enti Locali

sono alla email: area.entilocali@tndigit.it o al numero di telefono 0461-020157.

Come anticipato, la riassegnazione delle frequenze ha vissuto ieri la giornata conclusiva con un’attività estesa a buona parte del Trentino centrale: valle dell’Adige e Rotaliana, valle dei Laghi, valle di Non con l’Altopiano della Paganella, parte dell’alta Valsugana con la valle dei Mocheni, valle di Cembra e la valle di Fiemme.

Complessivamente sono ben 76 i Comuni coinvolti, tra questi: Albiano, Vigolana, Arco, Baselga di Pinè, Caldonazzo, Castello - Molina di Fiemme, Cavalese, Cavareno, Cembra, Cles, Denno, Fai, Fierozzo, Lavarone, Lavis, Mezzocorona e Mezzolombardo, Nago - Torbole, Pergine, Predaia Predazzo, Riva, Rumo, San Michele, Spormaggiore, Tesero, Trento e Vallelaghi.

Il sito e gli aggiornamenti quotidiani

In Trentino, il sito di riferimento è www.trentinoinrete.it/TVdigitale, realizzato dalla società di sistema Trentino Digitale. Nella sezione dedicata alla TV digitale di Trentino in Rete, si trovano le schede delle 10 date - dal 4 al 23 febbraio 2022 - che riportavano la riassegnazione delle frequenze. Ogni scheda ha riportato l’area di intervento con l’elenco dei Comuni interessati, la mappa con la copertura televisiva, le principali informazioni e alcuni consigli utili.

In apertura di pagina, il sito propone il contatore dei Comuni che a febbraio sono stati interessati dal refarming delle frequenze. 

Sul lato destro della pagina TV digitale, i cittadini possono trovare i numeri da chiamare in caso di supporto.

Il sito rimarrà online, con tutte le sue informazioni, fino al definitivo passaggio dallo standard DVB-T2, ovvero il prossimo gennaio 2023.

Risintonizzazione dei canali

La redistribuzione delle frequenze tra le emittenti radiotelevisive ha comportato per i cittadini trentini la risintonizzazione dei canali che è avvenuta, per ogni singola area geografica e i Comuni interessati, il giorno stesso dell’intervento (tardo pomeriggio o sera).

Per quasi tutte le Tv la procedura di risintonizzazione avviene automaticamente. Nel caso il televisore di casa non preveda la funzionalità automatica, bisognerà risintonizzare manualmente i canali.

A livello nazionale, il sito di riferimento è quello del ministero dello Sviluppo economico (Mise): https://nuovatvdigitale.mise.gov.it. Qui i cittadini potranno rivolgersi per ottenere dei chiarimenti sulle modalità di risintonizzazione e adeguamento dei propri apparecchi televisivi.

Il prossimo 8 marzo 2022 verrà adottato su tutto il territorio nazionale il nuovo codice di trasmissione dei contenuti Mpeg-4, cioè l’adozione dell’alta definizione, pur mantenendo lo standard Dvb-T attuale.

Anche in questo caso è consigliata la risintonizzazione dei canali.

Dal 1 gennaio 2023, la televisione italiana adotterà in via definitiva lo standard Dvb-T2. Tutti i canali nazionali trasmessi con codec video Mpeg-2 dovranno essere spenti entro la fine del 2022, e chi non possiede un TV o decoder compatibile non potrà più vederli.

Per favorire l’adozione dei nuovi standard televisivi e l’adeguamento degli apparecchi più obsoleti, il Mise ha previsto due contributi statali: il Bonus TV – Decoder e il Bonus Rottamazione TV .

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