E la Amazon trentina? Degasperi: «Da rivalutare costi e tempi del progetto di portal»
Il consigliere provinciale di Onda civica critica l'iniziativa Indaco: «Possibile realizzare il portale a costi molto inferiori rispetto al bando che prevede un finanziamento di 1,8 milioni di euro»
IL PROGETTO Parte l’Amazon trentina: una nuova sfida per rilanciare l’economia locale
I TEMPI Per lunghi mesi nessun novità sul progetto
TRENTO. «Vanno rivalutati i costi e le tempistiche per la nuova piattaforma trentina per le vendite online denominata Indaco Instant».
Lo chiede con una interrogazione il consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda civica) secondo il quale è possibile realizzare il portale a costi molto inferiori rispetto al bando che «prevede un finanziamento di 1,8 milioni di euro (1 milione finanziati dalla Provincia e 800.000 da Cooperazione Trentina)».
«Sorgono alcuni dubbi - sostiene il consigliere provinciale - circa le motivazioni di un finanziamento così cospicuo.Secondo quanto riporta un'azienda impegnata nel settore dei servizi web sarebbe infatti possibile sviluppare una piattaforma e-commerce stando dentro i 1.000 euro, considerato che il costo del dominio è di 1,99 euro e quello per lo spazio web è di 60 euro/anno». «Sembrerebbe - prosegue Degasperi - che la piattaforma attuale sia stata realizzata tramite WordPress, un software open source con cui si possono realizzare facilmente e gratuitamente (o comunque a costi molto sostenuti) siti e blog, forse non adatti a garantire una piena sicurezza informatica agli utenti che poi dovrebbero vendere i loro prodotti e servizi online. Parrebbe inoltre che il sito sia ospitato su un server di Google in Germania... come mai non viene utilizzato un datacenter locale?».
Degasperi critica infine i tempi lunghi - tre anni per il progetto - e il nome scelto per la piattaforma perché «Indaco» è «inflazionato e di conseguenza potrebbe creare una grande confusione».
Il bando pubblicato nel luglio 2020 per la creazione della piattaforma online del commercio trentino ha portato nel maggio scorso alla firma dell'accordo con i soggetti della cordata vincitrice. Si tratta delle società Delta Informatica spa (capofila), Social It software consulting srl, Federazione trentina della Cooperazione sc, Real Web srl, Trentino social Tank sc, Shair.Tech srl e Okkam srl.Nel dicembre scorso l'assessore Achille Spinelli ha annunciato per questo mese di febbraio «la verifica sul prototipo della piattaforma».