Profughi ucraini, la protezione civile trentina realizzerà un campo in Moldavia
Si prevede una struttura di accoglienza per 500 persone: l'annuncio oggi pomeriggio, 6 marzo, del presidente Maurizio Fugatti, che ha fatto il punto su flussi e accoglienza delle persone in fuga dalla guerra. Gli sfollati ospiti di strutture pubbliche sono 60, altri 250 sono stati accolti da famiglie. Provincia disponibile a fornire mezzi per trasportare verso le aree di crisi gli aiuti raccolti per gli sfollati
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TRENTO. Campo profughi per gli sfollati ucraini da realizzarsi nei prossimi giorni a cura della protezione civile trentina in collaborazione con quella altoatesina.
L'annuncio oggi pomeriggio, 6 marzo, del presidente Maurizio Fugatti, in una conferenza stampa in cui si è fatto il punto sulla situazione dei flussi di sfollati e dell'accoglienza delle persone in fuga dal Paese invaso dalle forze armate russe.
La richiesta di creare strutture di accoglienza lungo le frontiere è arrivata ai Paesi membri dall'Unione europea. L'Italia ha risposto affermativamente e al momento sono pronti a partire il Trentino, l'Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia, che dovrebbe creare un campo in Slovacchia.
"Sicuramente costruiremo queste strutture di accoglienza, po vedremo se sarà nostra anche la gestione. Lo facciamo volentieri, abbiamo chiesato noi stessi di poter intervenire se ci fosse stata questa necessità", ha sottolineato Fugatti.
In conferenza stampa è intervenuto anche il dirigente della protezione civile, Raffaele De Col, il quale ha spiegato che ora si metteranno a punto i dettagli e le operazioni preliminari per la costruzione di un campo profughi al confine potrebbero cominciare già martedì.
"Si tratterà di un campo da 500 persone - e nelle prossime ore, una volta arrivata la conferma dai Paesi di destinazione, avremo contatti per definire la modalità er la località: l'attivazione dovrebbe avvenire fra la serata di domani e quella di martedì".
Nell'incontro con i giornalisti è intervenuta anche l'assessora alla salute, Stefania Segnana, che ha fatto il punto sulle procedure sanitarie riguardanti i profughi in arrivo in provincia, a cominciare dai controlli e dalla vaccinazione anti covid.
Fugatti ha riepilogato anche il quadro dei flussi finora registrati in Trentino.
Sono sessanta al momento i profughi ospitate dalle strutture pubbliche in Trentino e circa 250 che hanno trovato sistemazione in famiglie disponibili.
Nel frattempo prosegue l'opera, coordinata dal'associazione Rasom, per la raccolta di beni di prima necessità destinati agli sfollati ucraini.
A fronte delle difficoltà a reperire mezzi per trasportare verso Polonia, Moldavia e altre aree di frontiera la grande mole di generi alimentari, farmaci e altri aiuti ricevuti, il presidente Fugatti ha annunciato la disponibilità della Provincia a mettere a disposizione i propri camion.