Zeni contro Fugatti: “Mandi la Protezione civile al confine con l'Ucraina per aiutare i profughi invece che usarla per Vasco”
Roberto Paccher (Lega) gli risponde così: "Davvero una boutade all’insegna del populismo più becero dunque quella di Zeni che arriva da un maestrino dalla penna rossa che era solito fare grancassa accusando proprio la Lega di cavalcare questo genere di sentimento"
TRENTO. Luca Zeni punta il dito contro la giunta Fugatti. A giudizio del consigliere provinciale del Pd, l’esecutivo invece di tenere impegnata la Protezione civile per preparare il concerto di Vasco Rossi dovrebbe “liberarla” per aiutare l’Ucraina. Durissima la replica della Lega: "Becero populismo".
“Il volontariato trentino, come sempre – scrive Zeni - sta rispondendo in maniera esemplare per portare soccorsi e aiuti nelle regioni di confine con l’Ucraina. Le immagini delle devastazioni provocate da bombardamenti indiscriminati ed insensati danno il senso della ̀ e supporti ai profughi in fuga dalla guerra. Subito”.
“A fronte dell’aggravarsi continuo della situazione umanitaria, è quindi indifferibile l’invio del Nucleo della Protezione Civile, che, come la giunta ha annunciato ormai da molti giorni, dovrebbe allestire un campo di accoglienza per i profughi nei territori moldavi o polacchi al confine con l’Ucraina ma che è ancora in Trentino”.
“La giunta - invece che impegnare la Protezione Civile come fosse una ditta di costruzioni per il concerto di Vasco Rossi che sembra ormai l’unica cosa che conta per Fugatti - adotti subito le procedure che consentano l’immediata partenza di persone e mezzi della nostra Protezione civile al confine con l’Ucraina”.
La replica della Lega
"Sorprende leggere un simile tasso - scrive il consigliere provinciale della Lega Roberto Paccher - di faciloneria da parte di un consigliere che, come Luca Zeni, e’ pure stato amministratore in Provincia. Di più: l’esponente della sinistra trentina vuole insinuare che per organizzare un grande evento in sicurezza tra due mesi non si riesca oggi, come del resto è stato già fatto, a mettere in campo l’organizzazione e la professionalità della nostra Protezione Civile per dare risposte, assistenza e sollievo a chi fugge dall’Ukraina in guerra.
Come se il bilancio e l’organizzazione complessa della Provincia non consentisse di concentrarsi su più temi, ancorché molto differenti. Tra il resto la nostra Protezione civile è composta da 200 effettivi e 6000 volontari e, ad oggi, l’Ue non ha chiesto agli Stati (e dunque nemmeno l’Italia a noi) un intervento sui campi profughi. Per il concerto di Vasco - osserva Paccher - la Protezione civile e’ stata utilizzata per allestire i 27 ettari dell’area, livellandola per preparare i sottoservizi in piano, dove fare l’Arena: un impegno che ha visto l’utilizzo di alcune persone, non di più.
Davvero una boutade all’insegna del populismo più becero dunque quella di Zeni che arriva da un maestrino dalla penna rossa che era solito fare grancassa accusando proprio la Lega di cavalcare questo genere di sentimento".