Missione in Moldavia, partita questa mattina all’alba la colonna mobile: ecco tutti i numeri
La colonna mobile del Trentino Alto Adige consegnerà 92 tende, 100 fornelli elettrici, 600 brandine da campo, 2.000 coperte di lana, 14 torri faro, 5.000 kit lenzuola monouso, una cucina da campo e un container cucina per pasti veloci
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TRENTO. Diciotto mezzi e quarantaquattro uomini (non ci saranno donne), trentini e altoatesini. Sono partiti questa mattina, lunedì 21 marzo, alle 5 del mattino, la partenza. E poi, dopo 1.904 chilometri attraverso Slovenia, Ungheria e Romania, l'arrivo nel comune di Leuseni, in Moldavia, è previsto per mercoledì. Lì la colonna mobile del Trentino Alto Adige, consegnerà 92 tende, 100 fornelli elettrici, 600 brandine da campo, 2.000 coperte di lana, 14 torri faro, 5.000 kit lenzuola monouso, 1 cucina da campo e 1 container cucina per pasti veloci. Costo: 1,8 milioni di euro.
Il materiale fornito servirà per realizzare un campo di assistenza capace di accogliere fino a 500 persone. Aiuti che certamente saranno utili a tante persone in fuga dalla guerra. Il campo - grande come uno da calcio - ad oggi non ha ancora una collocazione precisa. Il materiale verrà consegnato nel paesino moldavo a circa 30 chilometri dalla città di Chisinau e distante pochi chilometri dal confine con la Romania, poi si vedrà se allestirlo nei pressi del confine con l'Ucraina (da Leuseni sono poco più di 200 chilometri) o se tenerlo in "zona Romania", utile quindi ai profughi che poi potranno proseguire il proprio viaggio verso altri stati. A proposito di allestimento: per ora non è previsto che siano trentini e altoatesini a montare tende e cucine. Ma naturalmente la colonna regionale è pronta a ogni richiesta.
A guidare la missione sarà Giovanni Giovannini: «Siamo pronti e felici di dare il nostro contributo. E a livello personale sono emozionato, è il mio primo incarico di questo tipo e sarà un viaggio molto delicato» .«Al momento il nostro compito è partire, consegnare e rientrare, ma saremo reattivi per ogni cambiamento in corso d'opera», spiega il presidente dei Vigili del fuoco volontari Giancarlo Pederiva. «Noi contribuiremo con 11 persone, dei distretti di Trento e Rovereto, guidati dal nostro vicepresidente Daniele Postal. Come detto in queste ore tutto potrebbe cambiare, restiamo in attesa di eventuali indicazioni. Quanto tempo servirebbe per montare quel campo? Un giorno o due al massimo».
Anche i Nuvola prenderanno parte al lungo viaggio. «Daremo un contributo con 5 persone - spiega il presidente Giorgio Seppi - e siamo pronti a dare una mano per ogni richiesta. Per ora non si sa ancora se dovremo montare il campo, attendiamo le prossime ore per avere indicazioni precise. Noi porteremo due mezzi: un camion con una cucina da campo e un furgone con un container per preparare pasti veloci». La certezza, insomma, è che a ogni richiesta la risposta trentina sarà "sì, siamo pronti".
«Se la guerra si intensificasse nella zona di Odessa - aggiunge Giovanni Tomasi della Protezione Civile -, allora la parte sud della Moldavia potrebbe essere interessata a grossi afflussi di profughi e sarebbe opportuno sistemare lì il campo. Ma non si può ancora sapere che piega prenderà la guerra». Nelle ultime ore, con la certezza della partenza, nella sede della Protezione Civile di Lavis si è lavorato per preparare la colonna mobile: addio, quindi, al centro vaccinale che è stato smantellate, e spazio a camion e furgoni da riempire.
«È un intervento di una certa responsabilità - ha detto il presidente Fugatti nell'annunciare la partenza -, in un luogo non facile, ma dimostra come il sistema trentino e altoatesino di protezione civile siano pronti in caso di necessità a mettersi a disposizione delle emergenze anche a livello internazionale. Un ringraziamento dunque a quanti si stanno organizzando e stanno lavorando per partire».
Trentini e altoatesini saranno al sicuro, aggiunge Fugatti: «Ci è stata assicurata l'assistenza in loco dell'ambasciata italiana a Chisinau e del governo della Repubblica di Moldavia». Se non ci saranno contrordini, il rientro è previsto per domenica o al massimo lunedì 28.