Poche ore di riposo per la missione: dopo il lungo viaggio, subito al lavoro in Moldavia per allestire il campo
I membri della missione congiunta trentino-bolzanina sono già al lavoro per allestire al confine una struttura di accoglienza per circa 500 profughi in fuga dal conflitto in Ucraina. Intanto a Trento il sindaco Ianeselli ha incontrato un gruppo di profughi
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TRENTO. Ieri una grande fila di camion partiti dal Trentino Alto Adige hanno fatto ingresso a Chisinau, scortata da due auto dei pompieri moldavi.
La colonna mobile della protezione civile dunque è arrivata in Moldavia, con i materiali necessarin ad allestire un campo di accoglienza per circa 500 profughi ucraini.
Giunti a destinazione e dopo poche ore di riposo, i membri della missione congiunta Trento-Bolzano sono già al lavoro.
In questo video un aggiornamento sulla missione in corso
Nella colonna mobile trasportato anche un container pieno di beni di prima necessità raccolti dalla Caritas in regione e destinati ai profughi.
Frattanto, a Trento, continua l'accoglienza di sfollati ucraini.
Un pranzo preparato dagli ucraini ospiti della struttura di accoglienza gestita da Ipsia del Trentino ha concluso la visita del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, all'Hotel Oasi, l'albergo sociale di via Brennero che ospita al primo piano un gruppo di 15 profughi provenienti da un sobborgo di Leopoli.
Il sindaco ha preso visione della struttura (al secondo piano sono ospitate altre persone con problemi di integrazione) e delle attività di aiuto e solidarietà nei confronti delle popolazioni ucraine vittime dell'aggressione dell'esercito russo. Grazie alla collaborazione con l'Associazione Rasom e alla generosità di molti trentini, Ipsia ha raccolto e inviato alla popolazione ucraina diversi materiali (indumenti, alimenti e medicinali).
All'incontro erano presenti Olha Vozna, coordinatrice di Ipsia e rappresentante della comunità ucraina in Trentino, Fabio Pipinato, vicepresidente nazionale di Ipsia, e i volontari dell'associazione Nicola Manica e Gianni Gecele.