Olimpiadi e nuovo stadio del ghiaccio a Miola, Fugatti: "Se il Navip dirà no, Provincia pronta a metterci 45 milioni"
Oggi il presidente trentino ha incontrato il numero uno del Coni per il rinnovo del protocollo d'intesa. Giovanni Malagò ha confermato che il territorio ospiterà tre sedi di gara per "Milano-Cortina 2026": oltre a Baselga di Piné saranno in scena Tesero e Predazzo
PIANO B Ice Rink di Piné, sfuma il mega-progetto milionario: costo insostenibile
TRENTO. "Alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, il Trentino avrà tre sedi di gara, come la Lombardia. Un risultato incredibile per una provincia di poco più di 500.000 abitanti, frutto di chi ha avuto a suo tempo una visione che permetterà a Baselga di Piné, Tesero e Predazzo di avere i Giochi olimpici": così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine dell'incontro per il rinnovo del protocollo d'intesa tra Provincia autonoma di Trento e Coni.
E il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, sul progetto del nuovo Ice Rink a Baselga di Pinè, ha spiegato: "Siamo in attesa del parere del Navip (Nucleo di analisi e valutazione degli investimenti pubblici), ma se dovesse essere negativo siamo pronti ad investire fino a 45 milioni, compresi i 12 milioni già previsti"
Secondo indiscrezioni, il Navip sarebbe orientato a fornire un parere negativo al progetto presentato da Fincantieri per una struttura da 180 milioni.
Malagò, da parte sua, ha difeso la scelta di Baselga di Pinè come sede delle gare di pattinaggio velocità: "Altrimenti - ha detto - avremmo dovuto fare una nuova struttura in una città metropolitana". "L'Italia è stata scelta anche perché la proposta presenta il 92% di impianti già realizzati. A Piné ci dovrà essere un impianto in grado di soddisfare tutti i parametri richiesti", ha concluso Malagò.
Oggi la Provincia e il Coni hanno dunque rinnovato il protocollo d'intesa siglato nel 2015: una cooperazione finalizzata alla promozione di attività sportive, all'organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi e all'implementazione dell'impiantistica sportiva.
L'accordo ha portato negli ultimi anni allo stanziamento di 4,5 milioni di euro per l'adeguamento degli impianti sportivi di alto livello dedicati alla preparazione olimpica, all'apertura della Casa dello sport presso Sanbapolis e alla prosecuzione del progetto pilota dello sport per il sostegno dei giovani talenti.
Alla firma dell'accordo erano presenti Malagò Fugatti, la presidente del comitato trentino del Coni, Paola Mora, l'assessore provinciale allo sport, Roberto Failoni, e il direttore dell'Opera universitaria, Paolo Fontana.
"Le Olimpiadi sono un obiettivo primario, ma non avremmo le Olimpiadi e un dopo-olimpiadi senza una solida attività sportiva di base", ha detto Paola Mora commentando il protocollo.
"Paola Mora è l'unica donna presidente di un comitato regionale e sta facendo un lavoro eccezionale - ha affermato Malagò - soprattutto sul piano delle relazioni tra politica e associazioni sportive". Gli impegni assunti dalle parti saranno prorogati fino al completamento del percorso, che culminerà nel 2026 con i giochi olimpici e paralimpici invernali.