La pioggia degli scorsi giorni non cancella l’emergenza, Tonina: il problema siccità non è superato
Il vicepresidente della Provincia è preoccupato: "Per l'assenza di precipitazioni nei mesi scorsi, non abbiamo riserve invernali, ossia quelle derivanti dallo scioglimento della neve in quota. Senza riserve invernali non ci rimane altro che tamponare la situazione"
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TRENTO. La pioggia dei giorni scorsi qualche beneficio l'ha regalato: la terra ha potuto dissetarsi e la portata dei corsi d'acqua è di poco aumentata. «Il fiume Adige è a 100 metri cubi al secondo, mentre la scorsa settimana la portata era di 80 metri cubi al secondo - evidenzia il vicepresidente della Giunta provinciale e assessore all'ambiente Mario Tonina - La nostra disponibilità a sedersi ad un tavolo tecnico c'è, ma ad oggi (27 aprile, ndr) non è arrivata alcuna convocazione da Roma. Segno che la situazione è abbastanza tranquilla».
Il riferimento è alla richiesta del presidente della Regione Veneto Luca Zaia al Governo di valutare lo "stato di emergenza" per una "gestione sovraregionale della crisi idrica", che significherebbe per il Trentino (e anche per l'Alto Adige) un "sacrificio" pari a 20 metri cubi al secondo d'acqua da rilasciare per integrare il regime delle portate dell'asta dell'Adige. Naturalmente la fattibilità di tale soluzione è da verificare assieme a Terna ed ai gestori degli impianti idroelettrici ubicati nei bacini montani.
A sollevare il problema è stato l'Osservatorio Permanente sugli indirizzi idrici, istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, con sede a Venezia: nella seduta dello scorso 13 aprile era stato alzato lo stato di severità idrica dal livello "basso" al livello "medio", preso atto che le portate in alveo non risultavano sufficienti a garantire gli utilizzi idropotabili ed irrigui. Per fortuna nei giorni scorsi è arrivata una perturbazione a tratti intensa, che ha consentito a canali e corsi d'acqua di riempirsi e di mantenere un livello superiore al minimo toccato una settimana fa.
«Un po' di pioggia c'è stata anche in Veneto e in generale la portata d'acqua nell'Adige è aumentata - evidenzia l'assessore Tonina - Tuttavia il problema non è superato. Per l'assenza di precipitazioni nei mesi scorsi, non abbiamo riserve invernali, ossia quelle derivanti dallo scioglimento della neve in quota. Senza riserve invernali non ci rimane altro che tamponare la situazione. Per alimentare le sorgenti saranno necessarie nei prossimi mesi precipitazioni regolari: solo così si potrà far fronte all'emergenza. In caso contrario ci troveremo in una situazioni critica».
A seguito della comunicazione dell'Osservatorio usi idrici dell'Autorità di bacino, l'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia della Provincia di Trento (Aprie in sigla) ha inviato una comunicazione ai Comuni, ai Consorzi irrigui e di miglioramento fondiario spiegando la situazione di "grave deficit che si è registrato nei mesi scorsi" e fornendo indicazioni per procedere con il maggiori risparmio possibile di risorse.
«Nulla di vincolante, abbiamo riportato ciò che ha evidenziato l'Autorità di bacino in merito ad un utilizzo oculato dell'acqua - spiega Laura Boschini, dirigente generale di Aprie - In assenza di neve in quota non ci sarà lo scioglimento degli scorsi anni ed è dunque necessario in questo momento fare un intervento preventivo per evitare di trovarci in situazioni più critiche in estate». La richiesta è di rinviare, se possibile, operazioni di manutenzione che comportino consumi aggiuntivi di acqua e di valutare se vietare temporaneamente l'irrigazione di orti, giardini e prati, la pulizia di piazzali, il lavaggio privato di auto, il riempimento di piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.
Le buone pratiche per non sperperare le risorse idriche possono entrare a far parte della routine quotidiana delle famiglie. Legambiente consiglia di non far scorrere acqua inutilmente, ad esempio quando si è sotto la doccia e quando ci si lava i denti; solo per quest'ultima operazione si possono consumare più di 30 litri di acqua potabile. Un altro suggerimento è mettere una bacinella nel lavabo per recuperare l'acqua che si può poi utilizzare per il wc. Inoltre l'acqua di cottura della pasta (ricca di amido) diventa preziosa per lavare i piatti, mentre quella di cottura delle verdure (quando è fredda) è utile per bagnare le piante.