Fu aggredito dall'orsa nei boschi sopra Terlago: il tribunale dice no al risarcimento
Il pensionato di Cadine Angelo Metlìcovec, in seguito alle ferite riportate aveva chiesto 68 mila euro alla Provincia. Il giudice ha stabilito che si trattò di una "casualità" senza colpe per l'ente pubblico, ma ora la battaglia si sposta in appello. L'episodio avvenne nel luglio 2017, durante una passeggiata che l'uomo stava facendo in compagnia del suo cane: l'orsa incontrata, Kj2, che aveva con sé i cuccioli, fu uccisa un mese più tardi
IL FATTO L'aggressione nel luglio 2017 sopra i laghi di Lamar
UCCISA La fine dell'orsa Kj2, le polemiche e il destino dei cuccioli
TRENTO. Niente risarcimento danni a carico della Provincia per un uomo che nel 2017 subì un'aggressione da parte di un'orsa, nei boschi sopra Terlago.
Il Tribunale in sostanza ha ritenuto che l'ente pubblico avesse messo in atto iniziative di prevenzione sufficienti, compresi i cartelli che avvisavano gli escursionisti del pericolo.
La sentenza, dunque, considera l'accaduto una drammatica "casualità".
Perciò, niente risarcimento per Angelo Metlìcovec, pensionato di 73 anni, che ebbe lo sfortunato incontro con l'orsa KJ2 mentre passeggiava insieme al suo cane Kyra.
L'uomo, residente a Cadine, era stato sorpreso alle spalle dal plantigrando mentre sabato pomeriggio stava facendo una passeggiata con il suo cane Kyra.
Metlìcovec fu ricoverato in ospedale: l'animale lo aveva gravemente ferito con numerosi morsi alle gambe e al braccio sinistro, con cui l'anziano si era coperto il volto.
Per i danni subiti, il pensionato ha chiesto 68 mila euro di risarcimento e dopo il no in primo grado, si annuncia l'appello.
L'orsa Kj2 rimase poi uccisa nell’agosto 2017 durante le operazioni di cattura da parte dei forestali, in esecuzione di un’ordinanza provinciale (e anche quell'episodio è finito nelel aule giudiziarie).
«Sono dispiaciuto, non doveva finire così», aveva commentato lo stesso Metlìcovec una volta saputo che dopo vari giorni di inseguimenti da parte dei forestali, quell'ora era morta.
L'episodio dell'abbattimento rinfocolò le proteste dal mondo animalista. Secondo i forestali, alla base dell’intervento c’era il rischio di non potere salvaguardare la salute pubblica di fronte alle possibili nuove aggressioni da parte del plantigrado, che aveva con sé i cuccioli. Inoltre, pare ci fossero problemi tecnici per provvedere all’eventuale cattura in quanto sarebbe stato difficile avvicinare l’animale in modo da sedarlo.
«Ho pensato: adesso mi uccide. Un braccio non lo sentivo più, avevo entrambe le gambe ferite a morsi. Per fortuna il mio cane, Kyra, si è messo ad abbaiare e l'orso si è distratto». Così Angelo Metlicovec dal letto d'ospedale descrisse il suo incontro, per nulla cordiale, con KJ2. L'orso venne distratto dal cane e si allontanò mentre il pensionato riuscì a rotolare giù da una scarpata per poi chiedere soccorso.
Nelle ore successive - con ritardo sostiene ora l'attore poiché la pericolosità dell'orsa era nota - il presidente della Provincia emise un'ordinanza urgente con cui si ordinava la cattura o l'abbattimento di KJ2, cioè il plantigrado che nel giugno del 2015 a Cadine aggredì mentre faceva jogging Wladimir Molinari.
Nell'atto di citazione l'avvocato Lorenzo Eccher sostiene che non basta qualche cartello di generica allerta sulla possibilità di incontrare orsi per escludere la responsabilità della Provincia che ben conosceva la pericolosità di KJ2.
Inoltre la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, ma la Provincia ha competenza in tema di cura e gestione e dunque è responsabile in caso di eventuali omissioni.
econdo i ricorrenti la responsabilità da parte dell'ente gestore per danni provocati da animali può essere esclusa solo di fronte ad un episodio fortuito; non è il caso dell'aggressione di KJ2, già ben nota, tanto da essere destinataria di un'ordinanza di cattura, per comportamenti aggressivi nei confronti dell'uomo.