Crisi della zootecnia in Trentino, la proposta di Broch (Allevatori): "Salviamo le stalle con la tassa di soggiorno”
In Terza commissione si è discusso oggi delle difficoltà di chi opera nel settore zootecnico. Da Roma in ottobre arriveranno tra i due e i tre milioni di euro per risollevare il settore
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TRENTO. La Terza commissione del consiglio provinciale ha affrontato i problemi della zootecnia, travolta dall'esplosione dei prezzi dell'energia e delle materie prime, situazione aggravata dalla guerra in Ucraina.
In commissione sono stati sentiti Diego Collet (Confagricoltura), Paolo Calovi (Cia), Enzo Bottos, (direttore Coldiretti) e Giacomo Broch (Federazione provinciale allevatori). I rappresentanti di categoria hanno sottolineato che la Giunta provinciale sin qui ha fatto bene, ma che servono ulteriori aiuti: sono già 13 le stalle che hanno chiuso i battenti dall'inizio della crisi.
L'assessore Mario Tonina ha illustrato tutti gli interventi messi in campo dalla Provincia. C'è la misura straordinaria che verrà attivata, nelle misure di quadro temporaneo, con un de minimis aziendale con soglia massima di 35 mila euro. Infine, il Ministero entro settembre - ottobre interverrà e ci si aspettano per il Trentino circa due - tre milioni.
Broch ha ricordato che le aziende che hanno chiuso avevano i bilanci in salute ed ha lanciato una provocazione: destinare alle stalle una parte della tassa di soggiorno.