Giustizia / Il caso

Adotta una figlia: è una donna di 23 anni, parere favorevole del tribunale di Trento

La ragazza di origine sudamericana è arrivata in Italia quando aveva 11 anni e ha sempre vissuto con lui e la madre biologica. Ora il «papà» ha deciso di regolarizzare la situazione

TRENTINO Un'odissea per adottare un bimbo in Cina: la vicenda di Paola e Ilario

TRENTO. È diventato papà di una donna di 23 anni. Con il parere favorevole del pubblico ministero e una sentenza, anch'essa favorevole, del Tribunale, un cinquantenne di Trento ha adottato la figlia, già adulta, della sua compagna. La ragazza manterrà il suo cognome originario che verrà posposto a quello dell'adottante. Quest'ultimo diventerà in tutto e per tutto padre della ragazza, con relativi diritti e doveri.

L'adozione di persona adulta è un procedimento che si vede di rado, ma è previsto dal codice civile. Il caso è approdato davanti al Tribunale di Trento, giudici Fermanelli, Morandini e Barbato. L'adottanda nasceva in Sud America nel 1998: il padre biologico era ed è sconosciuto. La madre, nel 2004, si trasferiva in Trentino e nel 2009, raggiunta una situazione di stabilità, veniva raggiunta anche dalla figlia, all'epoca 11enne.

Due anni dopo la donna conosceva il futuro compagno e padre adottivo della figlia: tra i due nasceva un'affettuosa amicizia che col tempo si tramutava in una relazione sentimentale. La figlia, che aveva 13 anni, si affezionava enormemente al compagno della madre tanto che per lei divenne naturale chiamarlo "papà".

A sua volta - scrivono i giudici in sentenza - il ricorrente è molto affezionato all'adottanda di fatto costruendo e rafforzando sempre più un legame equiparabile ad ogni effetto a quello che lega un padre con una figlia. Ad oggi il futuro papà, la compagna e la figlia di lei si frequentano come una vera famiglia.L'adozione della maggiorenne rispetta - sottolineano i giudici - le prescrizioni di legge: il ricorrente e ora anche padre ha compiuto i 35 anni e supera di oltre 18 anni quelli dell'adottanda.

Non ci sono problemi di natura ereditaria. Il padre infatti non si è mai sposato e non ha figli naturali. Della sua famiglia di origine gli rimane solo il fratello con il quale ha già provveduto a concretizzare la successione dei genitori».

Inoltre i giudici rilevano che l'adozione conviene all'adottanda «stante l'evidente interesse di vedere consolidato, anche sul piano formale, il rapporto affettivo che lega l'adottanda all'adottante è inoltre conferente l'interesse all'acquisizione dei diritti successori di legge. La sentenza accoglie il ricorso presentato dall'avvocato Paolo Dal Rì: l'adozione dunque è stata accolta.

comments powered by Disqus