Il ministro Giorgetti a Trento: "Draghi in Parlamento sull'Ucraina? Passaggio rischioso"
L'esponente del governo ha partecipato a un incontro al teatro Sociale nel quale ha risposto a domande su varie questioni di stringente attualità, dalla guerra alla crisi energetica: "Oggi qui a Trento non usiamo l'aria condizionata, come ci ha chiesto il presidente del consiglio..."
TRENTO. "Cosa faranno Lega e Cinque Stelle bisogna chiedere a Salvini e Conte. Credo che sia un passaggio rischioso ma il presidente Draghi persegue l'obiettivo della pace. Non so cosa proporrà il premier ma il parlamento è sovrano e quindi se non la pensa come il premier bisognerà trarre le conseguenze".
Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, oggi, 3 giugno, nel corso di un incontro al festival dell'Economia a proposito delle comunicazioni che il presidente del Consiglio farà alle Camere il 21 giugno prima del vertice europeo che riguarderà ancora una volta la guerra in Ucraina.
Il ministro, al teatro Sociale, è intervenuto anche su varie questioni economiche.
"Resta il tema del potere di acquisto e non si può mettere in carico alle aziende un ulteriore costo. Il tema del cuneo fiscale, sollecitato dal presidente di Confindustria che non è mai riuscito a passare, ora potrebbe tornare di attualità", ha detto.
Ha affrontato anche il nodo del salario minimo: "Non deve essere un tabù ma bisogna vedere come si fa. La priorità è il recupero del potere di acquisto. Che i salari in Italia sono bassi è oggettivo".
Sul fronte dei conti, ha osservato: "L'Italia ha due problemi: la dipendenza dai mercati dell'energia e l'altro è il debito pubblico. La spietta che si chiama spread è sensibile alla politica di bilancio che si fa. Una politica troppo rilassata apre la coperta corta sul tema debito. I costi che stiamo pagando sono danni di guerra. E quindi i danni si pagano con debiti di guerra. L'Europa, come ha fatto con il Pnrr, così deve fare con l'enorme costo per la battaglia che stiamo facendo. Si deve pagare con un debito comune europeo".
Quanto alla questione energetica, ha rilevato che "la transizione è diventata un tema di politica economica. Il tema dei prezzi è iniziato prima della guerra in Ucraina, con i Paesi che hanno scelto di andare verso un mondo decarbonizzato".
"Oggi - ha aggiunto - c'è il tema della sicurezza nazionale sul fronte dell'energia. Ci deve essere attenzione rispetto allo stress enorme a cui sottoposti alcuni settori. A mio avviso sicurezza nazionale è anche preservare l'industria".
Non è mancata l'occasione per una battuta: Giorgetti ha scherzato sull'aria condizionata durante l'iniziativa al Sociale, arriva in camicia per l'intervista e fa subito una battuta sul fatto che "non usiamo l'aria condizionata come ci ha chiesto il presidente del consiglio".